Traduzione di Laura Minguzzi
Salve, cara Laura!
Sono molto felice di sentirti. Noi viviamo, sopravviviamo, lavoriamo,
studiamo (con mia figlia Maria frequentiamo la facoltà di
giurisprudenza), ci occupiamo di Slava (la nipotina), ci prendiamo
cura della nonna (mia madre ha 85 anni), organizziamo il museo delle
donne. Pensiamo di riuscire ad aprirlo al pubblico in agosto. Abbiamo
deciso di consacrare una parte dell’appartamento al museo. Da tutta
l’Ucraina sono stati raccolti soldi per restaurarlo. Adesso siamo al
momento della realizzazione e stiamo organizzando le mostre. Ci
saranno anche i vostri manifesti che hai portato da Milano sul
femminismo degli anni settanta.
A proposito del documento “Carta Morale” è stato pubblicato in Russia
e per il momento non ci riguarda. Noi ce ne occupiamo poco (per non
contribuire a diffondere simili sciocchezze). Anche se, In generale,
anche da noi la Chiesa si esprime in modo forte contro il movimento
della differenza di genere identificandolo con i matrimoni
omosessuali!! Farsi ascoltare e spiegare qualsiasi cosa è impossibile
perché non vogliono ascoltare niente. Ma spero che da noi non si
arrivi ad un tale marasma!
In ogni caso comunque è stato chiuso il centro per le politiche di
genere dove io lavoravo e da luglio sono disoccupata.
Per il momento non posso dire cosa sarà in futuro. Maria vuole creare
un corso universitario online per madri con bambini per insegnare loro
a fare progetti di lavoro autonomo, imparare le nuove tecnologie. Io
l’aiuterò in questo progetto. Riguardo a Julja Timoscenko molti
pensano e anch’io lo penso che ne abbiano fatto un “caprio
espiatorio”. Forse proprio perché donna, anche se non femminista, ma
che viveva secondo i principi del femminismo. Poi naturalmente c’è la
lotta politica per il potere, ma non penso che lei sia più colpevole
di altri uomini dell’alta politica. Se c’era da mandare qualcuno in
galera non era certo solo lei.. Ma le è successo questo..Julia non ha
mai fatto una politica di sostegno alle donne per cui adesso non ci
sono molte donne che la difendono. Lei è entrata nel gioco delle
regole maschili. In generale qui ci aspettiamo un “crollo” della
democrazia.