Due sorelle: Louise, bellissima e sofisticata; Sarah, spiritosa e intelligente. Il loro rapporto è da anni all’insegna dell’incomunicabilità. Louise sposa a sorpresa Stephen Halifax, ricco scrittore di rara antipatia, e i due scompaiono per mesi in viaggio di nozze. Sarah, laureata a pieni voti a Oxford, decide di trasferirsi a Londra, dove trova un modesto lavoro alla BBC e condivide un appartamento con un’amica. La vita domestica la deprime: lavare i panni, aprire scatolette di cibo non fanno per lei. D’altra parte, “se non peli tu le patate, nessuno lo fa al posto tuo”. Sarah talvolta pensa che il matrimonio potrebbe risolvere tutti i suoi problemi: non dovrebbe più andare da sola alle feste né fare un lavoro noioso nonostante la prestigiosissima laurea. Poi Louise torna, Sarah è invitata a un suo party, e comincia a percepire che il matrimonio della sorella non funziona.
Voliera estiva, scritto nel 1963, è un romanzo brillante e acuto che mostra una società dove finalmente alle donne è concessa la possibilità di un’educazione superiore. Peccato che nessuno abbia pensato cosa fare dopo di queste giovani donne. Neppure Sarah: l’idea di una carriera le pare estranea, l’alternativa classica e ancora in voga, il matrimonio, la attira e la repelle allo stesso tempo; se ci fosse, prenderebbe una scorciatoia. Ma sembra non esserci.