da Porto Torres 24 online 14 luglio 2014
Per una delle figure femminili più importanti e affascinanti della storia dell´arte italiana della seconda metà del Novecento, si concretizza il progetto espositivo dei Musei Civici di Cagliari e del Museo Man di Nuoro. Le immagini della conferenza stampa di presentazione a Cagliari
CAGLIARI – “Ricucire il mondo” è il titolo della prima grande retrospettiva che racconta il percorso artistico e non solo di Maria Lai, una delle figure femminili più importanti e affascinanti della storia dell’arte italiana della seconda metà del Novecento, si concretizza finalmente nel progetto espositivo dei Musei Civici di Cagliari e del Museo Man di Nuoro.
Il percorso espositivo a cui ha percorso parte anche lo stilista Antonio Marras, si articola in senso cronologico e tematico ed è strutturato in tre diverse sedi: il Palazzo di Città di Cagliari, il Museo Man di Nuoro, e il paese di Ulassai dove è nata l’artista. Dal 10 luglio al 2 novembre 2014 il Palazzo di Città di Cagliari ospita la prima parte del progetto curato da Anna Maria Montaldo, direttrice dei Musei Civici. Nel capoluogo sardo il percorso avrà come protagonista la Maria Lai dagli anni Quaranta alla metà degli anni Ottanta. Disegni, realizzati a penna o a matita, con i primi ritratti dedicati ai familiari, alle tempere dedicate al lavoro al femminile, alla ricca produzione ispirata alla tessitura (lavagne, libri cuciti, geografie), fino ai Paesaggi, le Terrecotte, i Pani, i Presepi, e i Telai degli anni Settanta, tema centrale nella produzione dell’artista. Ci sarà anche il celebre video della performance collettiva “Legarsi alla montagna”, realizzata a Ulassai nel 1981, un lavoro chiave nello sviluppo dei linguaggi. Elemento quest’ultimo considerato come elemento unificante delle tre sedi del progetto.
A Nuoro, il Museo Man ospita dall’11 luglio al 12 ottobre 2014 la seconda parte della mostra curata dal direttore Lorenzo Giusti e Barbara Casavecchia: inaugurazione l’11 luglio alle 19,00. Qui si potrà vedere tutta la parte delle opere di Maria Lai successiva ai primi anni Ottanta. Un periodo fervido di ricerca in ambito performativo, teatrale, relazionale e pubblico; tra le suo opere, i materiali documentari, foto e video, saranno presentati anche alcuni dei suoi principali interventi ambientali, come “La disfatti dei varani” e “Essere è Tessere”, e ancora interviste e filmati di archivio.
A Ulassai, la terza sede del progetto, che sarà inaugurato il 12 luglio e si potrà vedere fino al 2 novembre 2014. “Una stazione per l’arte” è il titolo che vide già qualche anno fa, nel 2006, nella cittadina di origine di Maria Lai una mostra a lei dedicata. Qui il coordinamento è di Cristiana Giglio, direttore della Stazione dell’Arte. Due gli spazi di visita: l’antica stazione ferroviaria, oggi sede del museo dedicato a Maria Lai, dove le sale saranno riallestite, come nel progetto originale ideato dalla stessa Lai, con lo spazio dedicato alle carte geografiche, un altro dedicato ai maestri Salvatore Cambosu, Giuseppe Dessì, Arturo Martini, ed un altro con l’installazione Invito a tavola. Anche qui ci saranno gli interventi ambientali realizzati a partire dagli anni Ottanta.