La Francia ci fa sapere che, dagli inizi del 2000, ha migliorato la sua salute demografica e che, nel 2014, è arrivata alla percentuale quasi perfetta, vicina al 2,1 creature per donna. La Francia è diventata così il paese con la natalità più forte in Europa, ma qualcosa di simile vale anche per i paesi scandinavi. Il resto dell’Europa: paesi del sud, dell’est e del centro, Germania compresa, vivono in una specie di inverno demografico, con un tasso di natalità di 1,58, che in Italia negli ultimi anni sta addirittura tra 1,4 e 1,3.
Secondo la lettura più accreditata, la ricetta che ai nostri giorni migliora la salute demografica di un paese, ossia quella che funziona in Francia e nei paesi scandinavi, è questa:
– modello familiare elastico e maternità libera di esprimersi;
– alto tasso di occupazione femminile (non è stato così nel passato, cioè negli anni 60, 70 fino alla fine degli 80);
– politica familiare generosa verso le madri: in Francia la spesa sociale per le famiglie supera il 3,5% del PIL e va alle famiglie di ogni tipo, diversamente che in passato.
(Notizie ricavate dall’inserto Culture & idées del quotidiano Le Monde di sabato 24 gennaio 2015, firmato Anne Chemin.)