Twenty14 Contemporary Milano, piazza Mentana, 7 tel 02 49752406
Maria Mulas
Sospetto. In occasione della mostra l’artista presenta una serie di lavori inediti. Fasci di luce che tagliano tende e finestre, paesaggi metropolitani colti in giro per l’Europa e scorci dell’isola di Stromboli mediati dai riflessi.
Una serie di lavori inediti che mettono alla prova. Fasci di luce che tagliano tende e finestre, paesaggi metropolitani in giro per l’Europa e scorci isolani catturati mediati dal riflesso.
Maria Mulas dà vita ad una serie di “osservazioni” del naturale, del quotidiano attraverso una doppia lente: quella della sua Lumix e quella del suo unico spirito d’osservazione, creando uno spazio lirico contando sulle risorse del riflesso. Quanti di noi si accorgono delle nuvole riflesse? Quanti di noi guardano solo ma non osservano? Un artista deve osservare. Lei ci regala la sua visione da attenta osservatrice e scopritrice della realtà che ci circonda, ci mette alla prova, genera in noi “sospetto” e ci chiede di scrutare con attenzione.
Ancora un lavoro sulla luce. Lo studio che porta avanti da più di quarant’anni, il chiaro-scuro volutamente evidenziato sul volto dei migliaia di artisti che ha ritratto e adesso l’immagine riflessa restituita da tutto ciò che ci circonda. Siamo circondati. Ci invita ad una visione del mondo intorno non solo a 360 gradi, ma oltre: il guardare si distacca dalla superficialità e dal parziale per entrare nelle sfere del complesso.
Un invito all’attenzione di chi si sente immerso totalmente nella vita, proprio come l’artista stessa, tanto da scorgere i riflessi della luce sui muri di Stromboli all’ora del tramonto e l’incombenza di un cielo che si scontra in una pozzanghera. Il mondo che si riflette nel mondo e dentro di esso spesso l’immagine di un Uomo, le sue mani, quasi come un autografo dell’autrice. Lo specchio è solo uno, eppure, per la fisica dei riflessi, specchia entrambi, nello stesso istante. E fa uno di due.