Rosy Bindi: le cure non si decidono per decreto, certe scelte spettano solo ai medici e ai pazienti
L’ indagine sulla 194 non è servita a nulla, oggi in commissione voteremo contro o abbandoneremo l’ aula per dissociarci Sugli immigrati Storace sta mostrando il volto feroce della destra alimentando le paure della gente
Mario Reggio
ROMA – «Il ministro della Salute Francesco Storace chieda scusa alle donne toscane e al sistema sanitario della Regione Toscana che ha criminalizzato, accusando i responsabili di non rispettare le procedure sulla 194. Si assuma la responsabilità di vietare l’ uso della pillola Ru486, ma eviti di modificare un decreto, quello che ho firmato nel ’97, perché altrimenti complicherà la vita di molti malati. è poi evidente che sta facendo una volgare campagna elettorale alimentando la paura e la diffidenza nei confronti degli immigrati». Rosy Bindi, responsabile politiche sociali della Margherita, toscana, per quattro anni ministro della Sanità attacca frontalmente Storace. Come valuta il suo operato? «Storace ha mostrato il volto feroce della destra. L’ ha fatto con gli immigrati, e strumentalizzando un tema molto delicato come quello della maternità, spingendosi fino a mettere a rischio la libertà di scelta dell’ assistenza farmaceutica. Stiamo assistendo da alcuni mesi al volto non solo feroce, ma anche cinico della destra: immigrati, Ru486, droga, salute mentale. Su nessuno di questi temi riuscirà a fare nulla, ma ha sollevato pericolosi polveroni». Perché firmò il decreto sui farmaci non commercializzati in Italia? «L’ ho firmato nel ’97 proprio perché, a volte, le case produttrici di alcuni farmaci decidono di non commercializzarli in Italia. Farmaci che sono utili e spesso vitali per molti malati. Sull’ uso della Ru486 Storace non può pensare di espropriare i medici e la stessa donna di una libera scelta. Perché le cure, secondo la Costituzione italiana, non si decidono per decreto di Stato. Alla faccia della Casa delle libertà». E sugli immigrati? «Il ministro si preoccupi di curare il razzismo e l’ antisemitismo dilagante in certe frange ultrà, invece di agitare impropriamente temi di salute pubblica che non conosce. Storace non conosce né il diritto del lavoro né le norme sanitarie, perché gli immigrati regolari per essere assunti devono sottoporsi, con qualsiasi altro lavoratore italiano, alle visite mediche e devono essere assicurati dall’ Inail. Pensa forse ai clandestini? Li vuol curare o rimandarli nel deserto del Sahara? Molte indagini confermano che queste persone arrivano in buona salute e si ammalano proprio per le condizioni di abbandono e di privazione in cui spesso sono costretti a vivere e a lavorare». Oggi approda in Commissione la relazione sul funzionamento della 194. «Il contenuto dimostra l’ inutilità di questa indagine conoscitiva, che non ha aggiunto nulla a quello che già sapevamo e che si conclude con un nulla di fatto. Valuteremo se votare contro o abbandonare la Commissione, prendendo le distanze da una manovra elettoralistica presa sulla pelle delle persone». Storace ha anche annunciato di voler modificare la 180. «Un’ altra mossa elettoralistica. Quella legge non va cambiata bensì applicata. Dove è stata applicata funziona e comunque Storace non riuscirà a fare nulla. Il tempo è scaduto. Sugli immigrati, sulle questioni che riguardano le scelte della vita, la salute mentale, l’ atteggiamento di questo governo dimostra che non c’ è nessun rispetto per le persone. Un sigillo nefasto, come la legge sulla droga, corona cinque anni nei quali il governo ha pensato solo agli interessi di pochi ed ha abbandonato ogni fragilità».