12 Ottobre 2005
il manifesto

La rivoluzione di dio e le sue contraddizioni

Il figlio di Maria Secondogli evangelisti Gesù,nel suo concepimento,è figlio di una ragazza madre.Solo quando Maria è già incinta Giuseppe la sposa
Enzo Mazzi

Prendiamo a mo’ di esempio questa radicale determinazione dei vertici ecclesiastici nell’opporsi ai Pacs e nel blindare il matrimonio. Dicono di voler salvare l’amore e in realtà lo denigrano, lo distruggono. Questa radicale determinazione dei vertici ecclesiastici nell’opporsi ai Pacs e nel blindare il matrimonio è spiegabile solo con una grande paura. Sono angosciati dal timore che si sfasci la società. Insistere nel considerare il patto matrimoniale sancito dalle istituzioni e consacrato dalla Chiesa come unica ed esclusiva cellula fondamentale della società è frutto di una sfiducia totale nella forza intrinseca dell’amore umano. L’amore ha bisogno di essere protetto e imbrigliato perché in lui cova il male. I sentimenti umani, la spinta sessuale, il bisogno del piacere, la creatività affettiva, sono ormai tutti sotto il dominio distruttivo del peccato. Per redimerli vanno posti sotto il segno della grazia e ciò può avvenire solo col sacramento del matrimonio. Si fa eccezione per il matrimonio civile, sebbene non venga considerato un sacramento, perché comunque esprime un controllo sull’amore da parte di un’autorità pubblica.

Le contraddizioni che si aprono sono abissali. Oltre alle contraddizioni politiche e sociologiche sulle quali si concentra il dibattito, aggiungiamo qualche spunto, a mo’ di esempio, sulle contraddizioni che si annidano più in profondità, nella cultura, nell’etica e nella stessa teologia. Ad esempio: oltre all’ambiguità nella considerazione del matrimonio civile, che non è affatto chiara anzi è intrisa di ipocrisia, c’è la contraddizione del «matrimonio fra divorziati». Cosa dicono le gerarchie a proposito dei divorziati che si risposano? Il Catechismo parla chiaro: sono semplicemente adulteri e concubini. Gli negano l’assoluzione e la comunione e arrivano a colpire con sanzioni i ministri, preti e vescovi, che osano distribuire l’ostia sacra ai divorziati. Interi episcopati, come quello tedesco, sono sotto stretta osservazione da parte del Vaticano. Questo fanno a livello mondiale. Ma allora se il matrimonio fra divorziati non è per loro un vero matrimonio che cosa è mai? A me sembra lapalissiano: è un Pacs.

Caro card. Ruini, si rassegni, la sua battaglia per blindare il matrimonio difendendolo dall’assalto dei Pacs è già persa. Il nemico è già dentro le istituzioni pubbliche. E vi è massicciamente. Pensi quanti sono i matrimoni fra divorziati: tutti Pacs!

(…)

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