Gentile Segretario,
nel programma del neonato governo rosso-viola di Madrid viene dichiarato il deciso, definitivo e condiviso ‘no’ del PSOE e di Podemos all’utero in affitto, detto anche maternità surrogata.
L’utero in affitto, si scrive, «mina i diritti delle donne, soprattutto le più vulnerabili, mercificando i loro corpi e le loro funzioni riproduttive» e si promette anche di dare battaglia contro le agenzie che in Spagna procacciano i clienti per la surrogata nei paesi in cui è consentita.
Molta parte della sinistra europea, dal Nord scandinavo alla Francia, ha da tempo preso posizione contro una pratica che l’Unione Europea stigmatizza come lesiva dei diritti delle donne e delle bambine e dei bambini, venduti o ‘regalati’ come oggetti. È la prima volta però che un governo orientato a sinistra ne fa un tratto distintivo del proprio programma.
Viene così clamorosamente smentita una narrazione, molto diffusa nel mondo progressista euroatlantico, secondo cui la surrogata sarebbe una manifestazione di libertà, di autonomia individuale e di civiltà giuridica; mentre la difesa dell’inviolabilità del corpo sarebbe “moralismo” e la funzione protettiva delle leggi di uno Stato democratico “paternalismo”.
Pensa di cogliere questa occasione la sinistra italiana attualmente al governo del paese?
Con poche eccezioni individuali, le forze della sinistra italiana hanno finora adottato un atteggiamento ambiguo e reticente di fronte alla questione della surrogata, ritenendola nello stesso tempo “divisiva” e marginale, e il M5S ha sostanzialmente condiviso questa impostazione. Alcune personalità della sinistra hanno addirittura vagheggiato progetti di regolamentazione e depenalizzazione della pratica, scambiando pericolosamente per esercizio di un supposto e inesistente “diritto” ciò che è solo sfruttamento e mercificazione dell’umano.
Eppure, recenti sentenze della Corte Costituzionale e della Corte di Cassazione a Sezioni Unite hanno ribadito il divieto di maternità surrogata sancito dalla legge 40 –divieto che peraltro vige in tutto il mondo con l’eccezione di una ventina di nazioni su 206-, nonché il divieto di trascrizione automatica degli atti di nascita delle bambine e dei bambini nati all’estero da utero in affitto. Ciò nonostante, il centrosinistra continua a evitare ogni posizione netta.
La scelta limpida e coraggiosa degli spagnoli è un invito inequivocabile ad abbandonare titubanze e timori e a riaffermare gli antichi ma sempre validi principi della lotta contro lo sfruttamento e a difesa della dignità delle persone.
Le chiediamo pertanto di impegnare con chiarezza e determinazione il suo partito a sostenere e mantenere il divieto di maternità surrogata, nonché a intraprendere tutte le azioni politiche necessarie a ostacolare il ricorso delle nostre concittadine-i a questa pratica all’estero.
La invitiamo altresì a sostenere la campagna internazionale per l’abolizione universale dell’utero in affitto.
Seguono firme di associazioni e di singole donne.
Per sottoscrivere la lettera, vai a https://www.change.org/p/ai-segretari-dei-partiti-di-governo-anche-in-italia-come-in-spagna-il-governo-di-centrosinistra-dica-no-all-utero-in-affitto-514fa2a6-a904-4652-8acb-550bce2a0e6f
(change.org, 12 gennaio 2020)