di Ombretta De Biase
Nel Chiostro “Nina Vinchi” del Piccolo Teatro di Milano si è svolta la dodicesima edizione della Rassegna teatrale Anima Mundi. Ho ricordato al pubblico che il Premio nasce nel 2010 con l’intento di offrire al pubblico e agli addetti ai lavori una rassegna, una mini-vetrina non certo esaustiva ma significativa, di opere di qualità scritte da autrici affermate ma anche esordienti. Dopo i doverosi ringraziamenti a: il Comune di Milano, nella persona dell’Assessore alla Cultura, dott. Tommaso Sacchi e alla Coordinatrice all’Assessorato, dott.ssa Antonella Amodio, al dott. Andrea Barbato, Responsabile degli Eventi Speciali del Piccolo Teatro, ho ringraziato la U.I.L.T. (Unione Italiana Libero Teatro), che da sempre ci sostiene e sostiene il Teatro tutto con le sue centinaia di compagnie sparse sul territorio. A rappresentare la stessa UILT ho invitato sul palco la regista Lara Panighetti e l’attrice Raffaella De Martino della Compagnia GHOST di Bollate che hanno parlato della commedia, già rappresentata con successo, intitolata Madri interrotte in cui quattro donne, chiuse in un centro di recupero, confrontano le loro drammatiche, anche estreme, esperienze.
Entrando nel vivo della serata, ricordo che questa edizione è dedicata ad una donna vissuta seicento anni fa che scrisse uno dei massimi capolavori della letteratura spirituale di tutti i tempi e che si fece bruciare sul rogo come eretica relapsa per aver rifiutato di rinnegarlo. La donna di chiamava Margherita Porrete da Valenciennes e il suo libro Lo Specchio delle anime semplici. Abbiamo quindi proiettato alcuni minuti di un video che ho creato con l’intento di divulgare questa incredibile storia, sconosciuta ai più. Il video è stato realizzato con la preziosa collaborazione degli attori Domitilla Colombo, Daniela La Pira, Sergio Scorzillo e Paolo Tedesco, che ne ha anche curato il montaggio, ed è visibile su YouTube.
Tornando alla contemporaneità, sale sul palco Domitilla Colombo che legge un brano tratto da Riunione di famiglia, una commedia scritta da Maricla Boggio, nostra ospite d’onore e drammaturga di fama internazionale che, com’è noto, dirige la S.I.A.D. (Società Italiana Autori Drammatici) e la storica rivista “Ridotto”.
Fra le nuove proposte procediamo quindi con Chiara Antonutti,autrice del toccante monologo autobiografico intitolato Anna. Qui una giovane Chiara interroga idealmente la bisnonna Anna, uccisa nel 1936 con quaranta coltellate da un uomo che lei aveva rifiutato. Tante sono le domande di Chiara e le risposte di Anna come quella, fondamentale, di non aver potuto chiedere aiuto, ne legge un brano la stessa autrice. A seguire Mara Crisci presenta la sua coraggiosa e spiazzante pièce Arma, in cui il titolo “guerriero” fornisce direttamente il sottotesto dell’opera e si condensa nella scioccante frase«Scusa mamma, sono una puttana e mi piace!». Vero, falso? Il tema qui, come in altre opere presentate, è quello della libertà femminile ma non una libertà del fare o dell’avere ma dell’essere, una libertà da introiettare e da costruire in noi stesse per essere agita in totale consapevolezza e assecondando i nostri veri desideri. «Quanto costa la verità?», «Un corpo liberato dalla morale può diventare un’arma?»,le domande che Crisci propone al pubblico. Ne legge un intenso brano la stessa autrice. In seguito, il commosso intervento di Attilia Cozzaglio, leader dell’associazione Donne di Parola, che ci ricorda la fondatrice, Donatella Massara, scrittrice, femminista e autrice di testi teatrali, purtroppo di recente scomparsa. Leggono alcuni brani tratti dai suoi scritti Domitilla Colombo e Raffaella Gallerati. Succedono sul palcoDanielaDorigo e Daniela Zorzini, autrici di Bulimica, operain cui, con perfetto ritmo teatrale e sapienza letteraria,affrontano un tema purtroppo sempre più attuale, la bulimia. Si racconta il diario giornaliero, dal luglio 2023 al novembre 2024, di una donna affetta da bulimia che registra, ora per ora, le diverse fasi della sua malattia: la rabbia, i dottori, l’ansia di fronteggiare le ricadute, il rapporto con la madre e soprattutto il desiderio di risalire al “bandolo della matassa”. Ne legge un brano con la ben nota perizia Daniela Zorzini. Altro tema di triste attualità è la condizione delle donne nelle realtà mafiose. Lo presenta Marianna Faga con la pièce Non è per sempre. In questo caso parliamo di ’ndrangheta evediamo, in un unico ambiente claustrofobico, le donne del boss che, assente dalla scena, tuttavia domina figlie, moglie e anche amante. Ma «non è per sempre» sembra volerci dire l’autrice, ma come e in che modo? A parte la fuga, quale potrebbe essere? Questa è la questione. Infatti la giovane Gelsomina sembra optare per un’altra soluzione: rimanere sul posto e resistere alla corruzione e alla tirannia. Con l’autrice ne leggono un brano le attrici: Yasmina Luccisano e Rita Saldaneri.
Con Caravanserraglio, incubo contemporaneo, Nadia Marcuzzi racconta con toni altamente poetici, a tratti al ritmo musicale di un rap, le perversioni di una società odierna alienata e alienante. La stessa autrice ne legge uno dei brani più efficaci. Altro tema di forte impatto drammatico è presentato dalla nota drammaturga Francesca Sangalli. L’opera ironica e apparentemente disimpegnata, intitolata Non essere ridicola,pone la domanda: ridicola agli occhi di chi? Il tema della pièce richiama quello trattato da Mara Crisci in Arma, e cioè la libertà interiore della donna che combatte contro la tentazione del vittimismo. Il personaggio principale è un fantasma, Letizia, morta a cinquant’anni, che dialoga con la sorella Amalia, una donna di settant’annicon un figlio di quaranta. Letizia vorrebbe che la sorella superasse il tabù della donna anziana che intesse una relazione sentimentale con un uomo molto più giovane di lei. Ne leggono brillantemente un brano la stessa Francesca con Laura Pozone. Conclude egregiamente le letture sceniche Patrizia Schiavo con Donne senza censura, una commedia che ha già riscosso un notevole successo di pubblico e di critica. Qui un’attrice, arrivata al pieno successo, viene intervistata da una voce off che la incalza con domande indiscrete sulla sua vita privata, sui suoi partner, con riferimento a Carmelo Bene… mentre compaiono, alternandosi, alcuni alter ego della protagonista in conflitto fra loro e con la stessa protagonista. Ne legge un brano con la sua trascinante verve la stessa Patrizia Schiavo.
Per il Premio alla Regia, Chiara Malpezzi e Sergio Scorzillo presentano il trailer dellapièce Amiche in cui due donne fra loro diversissime, Edith ed Helen, nell’Irlanda degli anni settanta sconvolta dal conflitto fra protestanti e cattolici, iniziano un conflittuale rapporto che coinvolgerà tutta la loro vita. Brillante l’interpretazione delle due protagoniste: Chiara Malpezzi e Daniela La Pira. Dulcis in fundo Stefania Porrino presenta il trailer di Figlio non sei più giglio,una pièce che sta già riscuotendo un grande successo in molte città e che è interpretata dalla nota attriceDaniela Poggi e dalla musicista Mariella Nava. Qui una donna, Daniela Poggi, scrive un’accorata, durissima lettera all’amatissimo figlio, colpevole di aver ucciso la sua donna. Le musiche di Mariella Nava creano un flusso di emozioni fra le due protagoniste che si trasmette al pubblico.
In conclusione emerge dai testi presentati, oltre all’elevata qualità, il tema di quella libertà femminile, in parte ancora da conquistare, fuori da schemi mentali, a volte auto-imposti, che sovente sfociano nel vittimismo e nella recriminazione. La serata si è così conclusa fra gli applausi del pubblico che gremiva la sala.
(Corriere dello spettacolo, 27 giugno 2024)