Niccolò Nisivoccia, avvocato e scrittore. Collabora con “il manifesto” e con “Il Sole 24 Ore”. È autore, oltre che di molte pubblicazioni scientifiche, di tre raccolte poetiche: Sulla fragilità (2019), Variazioni sul vuoto (2020), Quasi una cosmologia (2021) e coautore, con Adolfo Ceretti, di Il diavolo mi accarezza i capelli (2020).
Due persone, dentro una stanza, di notte. Una parla, l’altra ascolta – anzi: l’altra è addirittura dormiente. Questo però non le impedisce di ricevere le parole che le vengono rivolte, che proprio nel suo ascolto silente e dormiente ricevono il senso di cui hanno bisogno. Di cosa parla, l’io narrante e poetante? Di tutto, ma più di tutto di amore e di politica: e cioè dell’amore come gesto anche politico, e della politica come forma anche d’amore, e di cura. È solo verso l’alba, sul fare del giorno, che il tu che ascolta infine si sveglierà.