Il tecnico nucleare israeliano Mordechai Vanunu ha ricevuto «con sorpresa e piacere» la notizia di avere vinto il premio per la pace (50 mila dollari) attribuito, in nome di John Lennon, dalla sua vedova Yoko Ono. Vanunu fu sequestrato da agenti del Mossad nell’aeroporto di Roma dopo che aveva rilasciato un’intervista al londinese The Sunday Times in cui rivelava quel che tutto il mondo già sapeva: che nei laboratori atomici di Dimona, nel Negev, si producevano ardigni nucleari e che Israele ne aveva già pronti qualche centinaio. Portato in Israele, fu processato per tradimento e spionaggio. Ha passato 18 anni in carcere, la maggior parte in isolamento, ed è stato liberato in aprile. Ma, per sovrapprezzo, le autorità israeliane gli hanno impedito di lasciare Israele, come voleva (è «ancora una minaccia per la sicurezza dello stato»), e di dare interviste. Da allora Vanunu si è rifugiato nella St.George Anglican cathedral di Gerusalemme est. «Vanunu ha parlato chiaro a un carissimo prezzo personale consentendo alla verità di prevalere», ha motivato il premio Yoko Ono. Aggiungendo di sperare di poterglielo consegnare di persona in occasione della cerimonia prevista al Palazzo di vetro dell’Onu a New York il 7 ottobre.
21 Settembre 2004
il manifesto