l'Unità
- 27 dicembre 2003 Uomini,
non è proibito restituire
Sara Gandini, Elisabetta Marano, Laura Milani, Laura Colombo Partire
dal piacere e dall'importanza dello scambio fra donne per tentare una relazione
nuova con alcuni uomini: questa è l'ambizione che muove un gruppo iniziato
circa un anno fa di cui facciamo parte. Gli uomini che hanno voluto cimentarsi
in questa esperienza avevano caratteristiche che ci piacevano: l'estraneità
all'autoritarismo, alla rincorsa al successo e al denaro, e l'interesse a confrontarsi
con donne che avevano desiderio di riflessione politica ed esperienza della relazione
con l'altra. Abbiamo vissuto un confronto interessante e coinvolgente, ma
non tutto è andato come volevamo. Ci siamo scontrate con un problema su
cui vorremmo interrogarci e interrogare gli uomini per rilanciare la nostra sfida
politica. Ci siamo rese conto che per alcuni di loro essere attenti alla politica
delle donne significa assumerne
concetti e modalità, col rischio di diventare coincidenti a noi. Questo
non ha favorito lo scambio a cui tendiamo, ha annullato una distanza per noi preziosa
e ha messo in secondo piano quella differenza fra i sessi che, a nostro avviso,
è fondamentale per una reciproca messa in discussione, o meglio, per poter
stare in relazione nella libertà. La distanza a cui accenniamo è
un punto di partenza che non può essere il nostro perché proprio
di un uomo, legato alla sua storia, alle sue, lotte, spesso portate avanti in
solitudine. Noi abbiamo capito che alcuni di essi, nel desiderio di annullare
la distanza, annullano la necessità di confrontarsi con gli altri uomini,
e questo è uno dei punti che fa problema. Ci riferiamo a uomini che noi
chiamiamo, forse un po' affrettatamente, "femministi" (parola che non
ci piace ma che riassume molte caratteristiche). Il femminismo, o meglio, il simbolico
femminile, rappresenta a nostro giudizio una grandiosa possibilità per
gli uomini, così come è stata ed è una feconda realtà
per le donne. Ma nasconde un'insidia, un nodo con cui non è facile fare
i conti. Gli uomini possono ncevere dalle donne tesori incredibili, ma possono
anche restituire (ed è questa la nostra scommessa) una ricchezza: forse
la sicurezza nel portare avanti i loro progetti, quella baldanza realizzatrice
e quella differenza maschile non prevaricatrice che sappia metterci in discussione,
stando in relazione. E' vero, noi femministe possiamo abbagliare, ma se gli uomini
riuscissero a recuperare parte della propria storia per farla incontrare col sapere
delle donne, senza perdersi nel desiderio della coincidenza, allora le relazioni
con gli uomini potrebbero ricominciare a diventare utili e interessanti politicamente.
Siamo convinte che la distanza fa gioco, crea interesse, smuove passioni, se vissuta
nel qui e ora del regalo dell'ascolto e dello scambio reciproco, come sottolinea
un amico nella "posta in gioco" dei nostro sito (www.libreriadelledonne.it). postaingioco@libreriadelledonne.it
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RISPOSTE
(della POSTA IN GIOCO): |