30 Giugno 2009
il manifesto

Alzi la mano chi prende meno di 3,70 euro l’ora

Luca Fazio

Cari genitori, ceto medio ormai ex benestante,
insomma la maggioranza, quelli che due mesi al mare per ossigenare la creatura con nonni a carico non se li possono permettere, ecco una storia di ordinario sfruttamento (schiavitù light) che vi riguarda molto da vicino, e che per questo dovrebbe suscitare sdegno e indignazione – e magari guadagnarsi qualche copertina estiva a colori tipo…gli schiavi che raccolgono pomodori sotto il sole del bel paese a … facciamo 3,70 euro all’ora!

Bene.

 


Sapete quanto guadagnano gli educatori che ogni giorno, per otto ore al giorno, si intrattengono con i vostri bambini nei centri estivi, un servizio essenziale che il Comune di Milano affida in gestione ad alcune cooperative?
Guadagnano 3,70 euro all’ora (al lordo, e comunque a raccogliere pomodori si guadagna di più), e lavorano nelle decine e decine di scuole elementari di Milano che tutte le mattine fino alla fine di luglio offrono questo servizio. E non è un lavoro semplice, perché i bambini necessitano di mille attenzioni e perché i genitori sono molto esigenti nel valutare il contesto sociale, educativo e didattico del centro estivo dove “parcheggiano” (non sia mai detto) gli eredi.
Le gare d’appalto le vincono sempre le stesse cooperative (Ireos, Dedo, Cime, Azzurra), dire “al ribasso” forse non rende l’idea. Anna, 40 anni, logopedista, ogni estate si prende cura dei bambini, e quest’anno lavora con un portatore di handicap. Lo fa perché quello sarebbe il suo vero lavoro e per arrotondare lo stipendio (durante l’anno fa l’impiegata). La sua non è una rivolta, ha solo deciso di rendere pubblico lo scandalo di una paga che la maggior parte dei lavoratori (spesso sono ragazzi e ragazze che non si possono permettere alcun tipo di trattativa) accetta perché tutto sommato “questo è meglio di niente”.

 

Anna ha telefonato alla Cgil, ma non le hanno dato retta. Poi ha provato a rivolgersi a Telefono Precario (www.telefonoprecario.it) […]. “Io sono scandalizzata – dice Anna – ci dovrebbe essere un minimo sindacale, e poi vorrei proprio sapere se è vero che il Comune di Milano paga le cooperative con tutti quei mesi di ritardo”.
Perché fatto il danno, c’è anche la beffa: 29,60 euro al giorno per un lavoro prestato a giugno verranno retribuite a novembre. Da qui la richiesta, minima, formultata da Telefono Precario: “Considerata la vergognosa tabella contrattuale applicata alle lavoratrici, alle cooperative chiediamo che le competenze siano pagate a fine rapporto, cioè a luglio”.

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