Renata Sarfati ha segnalato e tradotto per noi questo appello ricevuto dall’organizzazione Jcall for peace (Jewish call for peace), una rete europea che si propone di fare pressione sullo stato di Israele e sui paesi europei affinché intervengano (ndr).
Noi, donne israeliane, funzionarie elette, esponenti della società civile, opinioniste e attiviste di base, con diverse convinzioni politiche e rappresentanti diversi gruppi sociali, religiosi, nazionali ed etnici, abbiamo in comune un profondo impegno nei confronti di una soluzione negoziata con due stati del conflitto israelo-palestinese, soluzione che potrà garantire la nostra sicurezza e la piena uguaglianza in quanto donne ed esseri umani. Nel 20° anniversario della risoluzione 1325 del Consiglio di sicurezza dell’ONU, crediamo che soprattutto ora debbano essere ascoltate le voci delle donne sulle questioni esistenziali che ci troviamo ad affrontare oggi. Siamo profondamente preoccupate dell’imminente prospettiva di un’annessione israeliana di parte o tutta la West Bank nel quadro del piano del presidente Trump per il futuro dell’area. Vi invitiamo ad associarvi a noi affinché facciate tutto ciò che potete per fermare tale misura ed impedirne le disastrose conseguenze per la nostra sicurezza, democrazia, benessere, uguaglianza, ed il nostro futuro e quello della nostra regione.
La crescente occupazione ha alimentato oltre un secolo di acrimonia, incertezza, insicurezza umana, instabilità e violenza. Dal 1967, il crescente controllo militare israeliano sull’intera area tra il Mediterraneo e il fiume Giordano e l’espansione degli insediamenti ebraici oltre la linea verde, non solo hanno ulteriormente compromesso i diritti umani e collettivi dei palestinesi, ma sfidano anche i principi di libertà, uguaglianza e giustizia.
Se il prolungarsi del conflitto ha avuto un impatto dannoso su tutto, esso ha particolarmente colpito le donne. Ripetuti cicli di tensione, guerre e conflitti hanno marginalizzato le donne e favorito molteplici abusi di genere nella vita quotidiana, hanno radicato un’insicurezza fisica, economica, sociale e politica, intaccando i valori democratici di libertà, uguaglianza e tolleranza reciproca. Col protrarsi del conflitto, le donne sono state sistematicamente messe in disparte.
Siamo ora particolarmente preoccupate del fatto che, nel mezzo della pandemia del Covid-19 con tutte le sue ramificazioni umane, socioeconomiche e globali, dal 1° luglio 2020, la nuova coalizione del governo israeliano pianifica l’annessione unilaterale di parti della West Bank. Questa misura, in linea con il piano dell’attuale amministrazione di Washington di legittimare il controllo permanente israeliano sulla West Bank, frammenterebbe irreparabilmente i palestinesi geograficamente e demograficamente, evitando sostanzialmente l’indipendenza di uno stato palestinese autosufficiente accanto a Israele, e suonando così le campane a morto ad un accordo di pace duraturo. Tale misura viola la legge internazionale e tutte le relative risoluzioni dell’ONU, crea una discriminazione istituzionalizzata riducendo i palestinesi allo stato di sudditi contro la loro volontà. L’annessione costituisce quindi un irreversibile pericolo ed è una minaccia esistenziale per i palestinesi, per gli israeliani, per la stabilità della regione e per un già fragile ordine globale.
L’annessione unilaterale è un atto di coercizione che istituzionalizza l’ineguaglianza e umilia la dignità umana. Incarna inoltre l’esclusione di genere. E’ stato concepito quasi interamente da uomini senza alcun riferimento alle varie prospettive di donne appartenenti a diversi ambienti sociali. E omette di prendere in considerazione gli effetti nocivi di un patriarcato consolidato sulla legittimità, il tessuto morale e il percorso dinamico di Israele e di tutti i popoli della regione.
Da un punto di vista umano e femminista, l’annessione non può non essere contestata. Abbiamo bisogno del vostro sostegno e del vostro impegno in una collaborazione globale per salvare la speranza di una risoluzione del conflitto che sia giusta, paritaria e duratura, per noi e per le generazioni future. Dobbiamo perciò continuare a perseguire una pace negoziata e giusta tra Israele e i suoi vicini.
Segue la lista delle firmatarie
June 2020
Israeli Women’s Urgent Appeal Against Annexation
We, Israeli women—elected officials, civil society leaders, opinion-shapers and grassroots activists–from diverse political persuasions and representing a variety of different social, religious, national and ethnic groups, have in common a deep commitment to a negotiated two-state solution to the Israeli-Palestinian conflict that will guarantee our safety and full equality as women and as human beings. On the 20th anniversary of the pathbreaking UN Security Council Resolution 1325, we believe that especially now women’s voices must be heard on the existential issues facing us today. We are profoundly concerned about the imminent prospect of an Israeli annexation of parts or all of the West Bank within the framework of President Trump’s plan for the future of the area. We call on you to partner with us to do all you can to halt such a step and prevent its disastrous consequences for our security, democracy, wellbeing, equality, and the future of ourselves and our region
The ongoing occupation has fueled over a century of acrimony, uncertainty, human insecurity, instability, and violence. Since 1967, the ongoing Israeli military control over the entire area between the Mediterranean and the Jordan river—and with it the expansion of Jewish settlements beyond the Green Line—has not only further undermined Palestinian human and collective rights, but also defies the principles of liberty, equality and justice.
While the prolonged conflict has had an adverse impact on all involved, it has particularly affected women. Repeated cycles of tension, wars and strife marginalize women and invite multiple gender-based abuses in daily life, entrench physical, economic, social and political insecurity, and chip away at the democratic values of freedom, equity and mutual tolerance. Women have been systematically shunted to the sidelines as the conflict continues.
We are now particularly alarmed that, in the midst of the COVID-19 pandemic with all its human, socioeconomic and global ramifications, as of July 1, 2020, Israel’s new coalition government plans to unilaterally annex portions of the West Bank. This step, in line with the present administration in Washington’s plan to legitimize permanent Israeli control over the West Bank, would irreparably fragment Palestinians geographically and demographically, thus effectively preventing the independence of a viable Palestinian state alongside Israel, and thereby sound the death knell for a durable peace accord. Such a step violates international law and all relevant UN resolutions, creates institutionalized discrimination, and would reduce Palestinians to the status of subjects against their will. Annexation therefore poses an irreversible danger and constitutes an existential threat to Palestinians, to Israelis, to regional stability and to an already fragile global order.
Unilateral annexation is an act of coercion which institutionalizes inequality and flouts human dignity. It also epitomizes gender exclusion. It was conceived almost entirely by men without any reference to the diverse perspectives of women from different social locations. And it fails to consider the adverse effects of entrenched patriarchy on the legitimacy, moral fabric, and dynamic trajectory of Israel and all the peoples in the region.
From a human and feminist perspective, annexation cannot go unchallenged. We need both your support and engagement in a global partnership to save the prospect for a just, equal, and lasting resolution to the conflict, for ourselves and future generations, as we continue to pursue a negotiated and fair peace between Israel and its neighbors.
List of Signatories
Sarai Aharoni | Colette Avital | Naomi Chazan |
Yael Dayan | Nabila Espanioli | Zehava Galon |
Galia Golan | Hanna Herzog | Eva Illouz |
Rachel Liel | Eti Livni | Jessica Montell |
Shaqued Morag | Achinoam Nini (Noa) | Israela Oron |
Dorit Rabinyan | Alice Shalvi | Anat Saragusti |
Shahira Shalabi | Aida Touma Sliman | Ksenia Svetlova |
Tamar Zandberg |
Additional signatures (updated 28/06/2020)
Amaf Kochava | Anca Ditroi | Ankonina Dee |
Ariav Pnina | Arieli Chen | Ashkenazi Rena |
Aviram Hanna | Balser Diane | Bar Noa |
Bar-din Dalia | Bar-din Talma | Barak Wolfman Naama |
Bartor Assnat | Batzir Chaya | Becher Suzie |
Ben Eliyahu Hadass | Benbasat Rivka | Benziman Rachel |
Ben Yakir Dina | Berger Eva | Bergman Rotem Ruti |
Betzer Merav | Berlovitz Yaffah | Biadi Shlon Adella |
Bloom Sarit | Brenner Miriam | Brill Adi |
Brinner Sulema Leyla | Chen Pascale | Cohen Sara |
Danon Ofra | Demlin Robi | Diamond Rivi |
Diner Ester | Donath Orna | Dovrat Irit |
Dvortchin Ilana | Eisner Shiri | Elias Dana |
Engelberg Michal | Erdinast-Vulcan Daphna | Erel Tamar |
Eviatar Zohar | Gazit Irit | Gilat Orly |
Giniger Ariella | Gouri Hamutal | Gozansky Tamar |
Grossman Sari | Guedalia Yasmine | Hacker Daphna |
Hadar Bracha | Halevy Rachel | Halperin-Kaddari Ruth |
Harkavi Tania | Harpaz Orpa | Hasid Shiri |
Hefetz Rabbi Nava | Heiman Michal | Jaussi Rivka |
Joel Daphna | Kadima Hagar | Kamir Orit |
Kaplan Vardit | Katriel Tamar | Katz Ruti |
Katz Shir | Lahav Pnina | Lasky Gaby |
Langer-Gal Anat | Laoorpscho Ilana | Lapin Debbie |
Lavie Joshua | Lerner Adi | Levinstein Sue |
Linder Miri | Livne Holtzman Adi | Loevy Netta |
Marian Kadishay Ronit | Maroshek Uki | Mass Ader Galit |
Mazor Noa | Miro Noa | Moor Avigail |
Nativ Galia | Naveh Hadassah | Oppenheim Ron |
Oren Sternberg Nirit | Ortman Hava | Paneth Peleg Michal |
Peleg Ginzburg Neta | Peress Sharon | Porat Sara |
Potel Adriana | Raanan Yeela | Reisman-Levy Anat |
Resh Nura | Ronen Raya | Rosen Alisa |
Rosenthal Batya | Rotlevy Saviona | Rubin Cooper Yasmin |
Sa’ar Amalia | Sadan Elisheva | Samash Tamar Tali |
Sapoklinsky Tirsa | Savir Aliza | Savir Kadmon Miki |
Sela Michal | Shadmi Erella | Shahar Peer-li |
Shaked Chani | Sharabi Tehila | Shofman Gutman Limor |
Shoshani Suzi | Silver Vivian | Södergren Kerstin |
Stern Sharon | Stern Levi Iris | Suissa Rachel |
Suman Tov Erel Avital | Szor Abigail | Tal Hila |
Trainin Ray | Ulus Ilana | Veiga Nirit |
Weidman Sassoon Galit | Weiner Hagar | Yaakobi Michal |
Yanovsky Aliza | Yavin Roni | Yehonatan Rikiy |
Zach Ruth | Zig Dorit | Zig Naama |
Zinder Merav |
(www.libreriadelledonne.it, 3 luglio 2020)