Condividiamo le ragioni che hanno spinto un’Assemblea di donne e di collettivi femminili, femministi e lesbici tenutasi a Roma il 21 ottobre a lanciare una manifestazione nazionale contro la violenza maschile sulle donne.
Solidarizziamo con tutte le donne vittime di violenza, coscienti che questo non avviene solo nel Paese in cui viviamo ma in tutto il mondo e che assume forme diverse e terribili (come l’aborto selettivo e l’infibulazione). Solidarizzaimo anche con tutte le donne che alla violenza reagiscono e che ci danno quotidianamente lezioni di coraggio.
Condividiamo l’urgenza, la necessità di reagire ad un’emergenza che colpisce tante donne. Sappiamo che il luogo dove avvengono l’80% (dati Istat) delle violenze è il contesto familiare, da parte di padri, fratelli, mariti, ex, conoscenti, amici.
La famiglia, intoccabile istituzione patriarcale difesa strenuamente dalle Istituzioni religiose, dalle destre e da tutti gli schieramenti politici è il luogo principe della violenza fisica, sessuale, psicologica che comporta sofferenza, annichilimento, umiliazione e morte; i dati Onu dimostrano che la violenza maschile è la prima causa di morte delle donne del mondo, prima del cancro e degli incidenti stradali.
Non si tratta di casi isolati o di episodi che riempiono la cronaca nera dei mezzi di informazione, ma di una drammatica quotidianità che riconosciamo come violenza contro il genere femminile e che attraversa trasversalmente le etnie, le condizioni economiche, le religioni e le culture esistenti. Per questo rifiutiamo ogni tipo di strumentalizzazione razzista, o ancora peggio, ogni tipo di vendetta squadrista (come è successo dopo il recente caso di Roma) che sappiamo derivare dalla stessa radice violenta, maschilista ed assassina.
Queste cifre, che sono da leggere per difetto date le innumerevoli violenze non denunciate, sono tanto orribili che spesso schiacciano i tentativi di reazione, di ribellione, di cambiamento.
Per questo crediamo sia importante scendere in piazza, per affermare il nostro protagonismo che sappiamo essere (ed essere stato) fondamentale per ciascuna conquista e per una battaglia culturale ed esistenziale che vinca il patriarcato e il maschilismo. Per questo non vogliamo delegare la nostra protezione e la nostra sicurezza ad alcuna legge repressiva.
Crediamo che manifestare contro la violenza significhi iniziare a pensare e a vivere meglio la nostra esistenza e provare a dare coraggio alle tante che subiscono silenziosamente e che ancora non sentono la possibilità di una solidarietà tra donne. Partendo dallo sdegno contro la violenza possiamo costruire ambiti e relazioni dove poter affermare le nostre migliori potenzialità di genere, nutrendoci del meglio della storia delle donne e mettendo in discussione la tragica normalità del patriarcato.
Come Collettivo Femminista della Statale “Cercando la Luna” vogliamo preparare la manifestazione, offrendo un momento di confronto, e condividere spazi di riflessione con le studentesse (e non) che si stanno interrogando su questi temi e che hanno voglia di conoscerci, da qui alla manifestazione e oltre.
Assemblea per preparare la manifestazione Contro la Violenza sulle Donne
Università Statale, via Festa del Perdono, 7, Milano
Per informazioni:
3403656780 o cercandolaluna@gmail.com
f.i.p: via Festa del Perdono, 7