Stanchezza e indignazione, sentimenti contrastanti ma saldati assieme di fronte all’attacco alla legge sulla regolamentazione dell’aborto. Stanchezza e indignazione di fronte alla necessità di ricominciare a lottare per quanto ritenevamo acquisito con una legge equilibrata, scritta sul filo della prevenzione, della tutela della salute della donna, del rifiuto degli aborti clandestini, e confermata da un referendum di grande mobilitazione e risultato.
Stanchezza e indignazione di fronte alla manipolazione di uno strumento come la moratoria, che propone una incredibile assimilazione con la straordinaria conquista – tutta di matrice italiana, innegabile successo della diplomazia e della politica estera del nostro Paese – del rifiuto della morte come possibile, massima, sanzione comminata da uno Stato.
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