A quanto risulta dalla proposta di riforma della scuola superiore del Ministro Moratti, le lingue extra-comunitarie, nonché le culture di cui sono portatrici, saranno bandite da tutte le scuole del regno! In epoca di globalizzazione dell’economia e di forte immigrazione nel nostro Paese è quantomeno miope una scelta di questo tipo, che ancora una volta ribadisce proprio quel provincialismo da cui il Ministro sembrava voler liberare la nostra cultura rinforzando lo studio della lingue straniere. Senza considerare la perdita di professionalità che questo comporterebbe, poiché licei dove si insegna russo nel nostro Paese già esistono e i docenti di
ruolo si ritroverebbero probabilmente ad insegnare altre lingue. Mi permetto quindi di suggerire che almeno nei futuri Licei linguistici, ai quali gli allievi si iscrivono per specializzarsi in lingue straniere, venga rimossa la mortificante limitazione alle lingue comunitarie.
La settimana scorsa ne ho mandato un altro: io non ho intenzione di mollare perché è palesemente assurda tutta questa storia.
Lucina