di E.MAR.
Lo avevano promesso quelli del movimento No Dal Molin: «Saremo in piazza con le bandiere listate a lutto». E così è stato, solo che la bandiera della pace con una grande fascia nera in diagonale è arrivata sul palco delle autorità alla fine dell´orazione di Ghiotto. Ci ha pensato la leader storica Cinzia Bottene a portarla con sè e tirarla fuori dalla borsetta quando le celebrazioni stavano terminando. E così il 25 aprile è diventato un’altra vetrina per i No Base che durante la mattinata hanno alzato le bandiere dal pubblico. Non solo, dopo che Ghiotto ha terminato il suo discorso la Bottene si è rivolta a lui porgendogli la bandiera della pace spiegandogli le ragioni della protesta. Una presa di posizione giunta dopo che la prefettura aveva deciso di non aprire al pubblico la base Del Din per ragioni di sicurezza. Ieri una protesta che ha avuto l’appoggio di molte associazioni ma anche del movimento Cinque Stelle presente alle elezioni comunali.
Così avevano detto, così hanno fatto
“… con le bandiere della pace listate a lutto, saremo alla celebrazione del 25 aprile, per denunciare come a Vicenza e in altre regioni d’Italia, gli statunitensi, che nel 25 aprile del 1945 sono entrati nelle nostre città a fianco dei partigiani e degli alleati, siano progressivamente diventati degli occupanti e come parti significative del territorio della Repubblica vengano sottratte alla sovranità della cittadinanza e acquisite come fossero delle colonie…”