Stefano Rossetti
Nell’oceano di balle governative sulla scuola, che molti giornali diffondono, «l’Unità» spicca per la serietà delle fonti e delle testimonianze. Vorrei aggiungere ad esse quest’ordine del giorno, che il Collegio Docenti dellamiascuola, il Liceo Curie di Pinerolo ha approvato il 23 febbraio, quasi all’unanimità ( 2 voti contrari su 80, nessun astenuto ).
«A fronte di un’operazione propagandistica del Governo riguardo ad una presunta «svolta epocale» nella scuola italiana, manca in realtà completamente qualunque chiarezza legislativa e normativa e, ad oggi, non risultano ancora promulgati né pubblicati i provvedimentiministeriali di riordino della scuola secondaria e, di conseguenza, non possono essere assunte le delibere istituzionali che sarebbero necessarie per formulare una proposta didattica coerente e ponderata.
Mancano completamente le indicazioni didattiche e culturali necessarie per formulare obiettivi credibili eprogrammi coerenti, svuotando così completamente il ruolo professionale degli insegnanti e privando gli studenti e le famiglie dei necessari elementi di giudizio per le loro scelte.
Emerge con chiarezza da quanto diffuso dagli organi d’informazione che il riordino della scuola secondaria risponde unicamente a criteri di riduzione dei costi, con conseguente forte ridimensionamento dei posti di lavoro e netto impoverimento dell’offerta formativa. Da questa situazione caotica e disorientante risulta in modo molto chiaro la volontà del Governo di vanificare il ruolo formativo e culturale della scuola pubblica che, fino ad ora, era un diritto garantito dalla nostra Costituzione.
In queste condizioni noi, insegnanti del Liceo Scientifico Statale M. Curie di Pinerolo ci impegniamo comunque di fronte a studenti e famiglie a garantire la continuazione del nostro lavoro attingendo dalla nostra esperienza e continuando a mantenere alta la tradizione della nostra scuola».