Christian Marazzi nel suo articolo sul n.38/39 di Via Dogana lascia intendere che il comando da superiore a sottoposto (la frase “passami il 23”) nasce con la fabbrica fordista e con la divisione tayloristica del lavoro.
Questo secondo me non è vero, il comando da un superiore ad un suo subordinato esisteva ai tempi della bottega rinascimentale, esisteva ai tempi dei servi della gleba e ancora indietro nel tempo, probabilmente la sua nascita è contestuale alla nascita della gerarchia centrata sul potere. Quando è nata la gerarchia? Nel momento in cui si sono imposti gli dei padri, i grandi sacerdoti e i guerrieri?
Christian Marazzi afferma anche che “alla divisione del lavoro interna alla fabbrica corrispondeva una precisa divisione sessuale del lavoro all’interno della sfera domestico-produttiva”, legando la divisione del lavoro riferita alla casa e alla cura dei figli alla fabbrica fordista, mentre come noi donne sappiamo bene, questa divisione del lavoro ha origini molto più antiche.
Perché rilevo queste cose? Perché temo che dietro la parola “fordismo” e organizzazione del lavoro “fordista”, in realtà molti uomini vogliano nascondere la parola “patriarcato” e organizzazione gerachica patriarcale (secondo l’ordine del dio-padre), per loro molto più difficle da pronunciare. Soprattutto perché ritengo che molti uomini trovino assolutamente impronunciabile il concetto “fine del patriarcato” e preferiscano il concetto molto più neutro di “fine del fordismo” per circoscrivere il fenomeno all’interno di un periodo di tempo più contenuto (in fondo le fabbriche fordiste ci sono da circa un secolo), senza andare a scardinare le origini della loro cultura.
Annamaria Rigoni, Milano
1 Febbraio 1999
Via Dogana n. 42