di Stefano Mauro
Per l’omicidio di Thomas Sankara, conosciuto come “il Che Guevara africano”, ucciso insieme ad altri 12 persone durante il colpo di stato del 15 ottobre 1987, le tre sentenze di ergastolo pronunciate ieri dalla corte di Ouagadougou sono andate oltre quanto richiesto dalla procura militare >
Attenzione amorosa al Burkina Faso
Odile Sankara in libreria
Laura Minguzzi e Silvia Baratella
La Libreria delle donne festeggia Odile Sankara, con cui collabora da anni a un progetto di scrittura nel suo paese, il Burkina Faso. Fondatrice dell’AssociazioneTalents de femmes
Il presidente femminista
Marinella Correggia
Ecologia, femminismo, fame e povertà zero, cultura, altermondialismo, il credito e non il debito dell’Africa. A 25 anni dall’assassinio di Thomas Sankara, la rivoluzione del giovane presidente del Burkina Faso è ancora più che attuale >
Odile Sankara
intervista a Odile Sankara, sorella di Thomas Sankara alla Libreria delle Donne di Milano. >
Monsanto all’assalto del Burkina Faso
Françoise Gérard
La crisi alimentare del 2008 ha rilanciato il dibattito sulle biotecnologie, che dovrebbero accrescere la produttività dell’agricoltura africana. Ma, come i loro omologhi altermondialisti occidentali, i contadini del continente nero temono le conseguenze sanitarie e sociali degli organismi geneticamente modificati. Il produttore americano di sementi Monsanto ha perciò deciso d’investire mezzi ingenti per imporli, con l’aiuto del presidente burkinabé Blaise Compaoré. La resistenza si organizza. >
Maman
Rossella Cursio
Forse con il tempo dimenticherò il suo volto ma non dimenticherò mai il suo spirito.
Maman era un concentrato di fierezza e dignità, contrariamente alle altre, che mi
aleggiavano sempre intorno, lei si teneva a distanza sorvegliandomi con lo sguardo, attentissima ad ogni mio gesto ed ad ogni mia parola, non chiedeva mai nulla e non accettava nulla. Si limitava a rimanere in piedi, appoggiata alla mia porta, guardando distrattamente fuori quando le risate delle altre diventavano travolgenti. >
I rifiuti ci salvano? L’incredibile ricchezza
Simonetta Pagnotti
I lavatoi in pietra della discarica di Polesgo ricordano quelli delle nostre nonne, il sole è quello dell’Africa. Attorno, riparate dalle tettoie, giovani donne armate di spazzole strofinano brandelli di plastica tenuti a bagno in grandi bacili, per non sprecare l’acqua. Indossano il grembiule, ma sfoggiano capigliature ricercate e la loro pelle è di velluto, anche se molte vengono da lontano e hanno percorso chilometri di questa strada di polvere rossa per arrivare al lavoro, puntuali, alle 7.30 del mattino. Le più fortunate in motorino, le altre in bicicletta o a piedi. >
“Gli dicevo: non temere, sei italiano, l’hanno abbattuto come una bestia”
di Piero Colaprico e Franco Vanni
Il sussurro della “salat el mout”, la preghiera islamica della morte, si propaga sin nelle scale di questo palazzone di Cernusco sul Naviglio. La fede aiuta, anche se le lacrime non se ne vanno: “Speriamo che qualcuno ci aiuti davvero a capire”, ripetono gli amici, anche se capire questa Milano insanguinata non è facile. >