Franco Carlini
Dall’Europa all’estremo oriente il software libero si sta propagando in tutto il mondo. Un modello di produzione e distribuzione basato su concetti anti-economici, come la diffusione della conoscenza e la negazione dei diritti d’autore. E anche l’Economist si chiede: siamo al post-capitalismo? >
Beni comuni
Il Crollo dei diritti
Paolo Andruccioli
Il compito dei rapporti è produrre dei bilanci, degli strumenti di lavoro e di ricerca e magari di attività politica. E se si scelgono i diritti fondamentali come indicatori di base, si ottiene (purtroppo) una fotografia del mondo alquanto preoccupante. >
Ogm, vendetta Monsantoì
Daniela Sanzone
Canada, il gigante biotech vince la causa sui contadini
Per la Corte suprema la multinazionale Usa «ha il diritto di brevettare semi gm». Gli ecologisti: «Così Monsanto potrà continuare a inquinare i campi» >
Nel mondo dell’immondo, storie di “Monnezza”
Ulrike Viccaro
Roma anni 70, quando era al culmine l’epopea dei «cernitori» e dei raccoglitori d’immondizia, non ancora «operatori ecologici». La loro eredità sta per diventare un dramma: MalagrottaVi hanno mai detto, da bambini, «studia se no vai a fare lo scopino»? >
La via spagnola allo sconto
AL. D’A
Scontro Madrid-Bruxelles sull’imposta per i prodotti culturali. Carmen Calvo, ministra spagnola, lancia una proposta choc per abbattere i prezzi di libri e soprattutto dischi : portare l’Iva dal 4% a «un simbolico» 1% per i libri e dal 16% al 4% per i cd. Questo il primo passo, in futuro una forbice dall’1% al 4% per tutti i prodotti culturali. >
Pazienti di tutto il mondo…
Marina Forti
Che relazione c’è tra il prezzo dei farmaci e il loro costo di produzione? A ben guardare, nessuna – e la questione, ormai lo sappiamo, sta tutta nei brevetti. Vittorio Agnoletto, nella sua veste di medico e leader della Lila, la Lega italiana per la lotta all’Aids, fa l’esempio dell’infezione da Hiv, il retrovirus responsabile dell’Aids: su 42 milioni di persone infettate (sieropositive) in tutto il mondo, 38 milioni non hanno accesso ai farmaci che possono rallentare e rendere meno penosa la malattia per il semplice motivo che in molti paesi i sistemi sanitari nazionali non possono permettersi di distribuire il trattamento ai loro utenti perché costa troppo. >
Il pensiero unico della precarietà a vita
Testo collettivo prodotto nelle riunioni tra intermittenti, insegnanti, ricercatori, precari all’interno della commissione scuole, pubblicato in L’Interluttant e di prossima pubblicazione in Les Inrockuptibles.
Come in ogni settore della società, il lavoro di ricerca subisce una crescente precarizzazione: si tratta di un fenomeno strutturale e niente affatto accidentale. Non bastano più i 20 anni di precarietà, tra la laurea e il post-dottorato, che precedono il riconoscimento del benché minimo statuto professionale: i contratti stabili sono ormai così rari che sempre più “ricercatori precari” alternano, o addirittura sommano, contratti a tempo determinato nel pubblico o nel privato, il sussidio di disoccupazione e il reddito minimo di inserimento (Rmi). >
La fabbrica dei “generici”
Marina Forti
Visita alla Cipla, industria farmaceutica indiana: da Gandhi e Nehru alla legge contro i brevetti, fino alla contemporanea battaglia contro la “proprietà intellettuale”, una storia intrecciata all’idea di autosufficienza e bene pubblico >