Antonio (movimento uomini casalinghi)
Sono state trovate migliaia di statuette femminili raffiguranti la Grande Dea nuda e con i seni, le natiche o la vulva in evidenza, quasi un’ostentazione (vedi immagine, tratta da “Il linguaggio della Dea” di Marija Gimbutas, ed. Longanesi), questo perché erano considerate sacre la nascita e il corpo femminili, e la sessualità era vissuta sia come piacere che come fonte di conoscenza, sapienza, stato di coscienza superiore e trasformazione. >