19 Settembre 2006

La violenza contro le donne ci riguarda: prendiamo la parola come uomini

L’appello che diffondiamo in questi giorni reca le firme di uomini provenienti dai più disparati percorsi politici, culturali, religiosi, sessuali, che hanno deciso di reagire in qualche modo ai terribili fatti di violenza alle donne che le cronache hanno riportato alla nostra attenzione negli ultimi mesi. >

19 Settembre 2006

La violenza contro le donne ci riguarda: prendiamo la parola come uomini

Alberto Leiss, Marco Deriu, Stefano Ciccone, Jones Mannino, Massimo Michele Greco, Sandro Bellassai, Claudio Vedovati

Assistiamo a un ritorno quotidiano della violenza esercitata da uomini sulle donne. Con dati allarmanti anche nei paesi “evoluti” dell’Occidente democratico. Violenze che vanno dalle forme più barbare dell’omicidio e dello stupro, delle percosse, alla costrizione e alla negazione della libertà negli ambiti familiari, sino alle manifestazioni di disprezzo del corpo femminile. >

28 Agosto 2006
CORRIERE DELLA SERA

«È una guerra di civiltà tra uomini e donne»

Maria Antonietta CalabròChina, Manem e le altre: «È vero, c’ è uno scontro tra civiltà». Ma non tra Occidente e Islam. Piuttosto, tra donne e uomini. E’ questa la tesi lanciata dalle colonne di Liberazione da Gabriella Paparazzo dell’ associazione «Differenza Donna» (un’ organizzazione di donne e che si batte contro la violenza sulle donne), che così fornisce una nuova chiave di lettura degli ultimi tragici fatti di cronaca. >

22 Agosto 2006
il manifesto

Patriarcati trasversali

Ida Dominijanni

Dovendo scegliere fra la figlia morta e il marito che l’ha massacrata, Bushra Begum sceglie il marito. Lo denuncia ai carabinieri ma lo giustifica: è vero, ha ammazzato Hina, ma è un uomo buono, non è un violento, non le aveva mai torto un capello; era lei che “non si comportava bene, andava in giro, fumava”, era lei che s’inventava tutte quelle balle sulle botte, il taglierino, le molestie del padre. >

27 Luglio 2006
Vanity Fair

Ancora sulla violenza maschile contro le donne

Luisa Muraro

Molte ingiustizie contro le donne sono finite, ma la violenza no, non accenna a diminuire, come mostra la cronaca di queste settimane. Le nostre vite sono diventate più libere di quelle delle nostre madri, ma la violenza non è cessata e, come in passato, essa proviene spesso da uomini ai quali la vittima era legata da rapporti stretti. Le cifre sono impressionanti. Che cosa significa questa ripetitività, c’è qualcosa che si può fare e a quali profondità bisogna andare per vedere qualche cambiamento? >

1 Giugno 2006
Pedagogika n°6

Il perdono e l’imperdonabile

Barbara Mapelli, Claudio Vedovati

Caro Claudio,
avvio questo nostro dialogo sul perdono tra i generi consapevole di come sia complessa, contraddittoria e difficile l’accettazione di questo punto di vista da parte di un uomo. Già, perché dico ‘perdono tra i generi’, ma in realtà intendo – e tu lo sai bene – perdono delle donne verso gli uomini.

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