Valeria Muccifora
Ogni anno in Italia centinaia di migliaia di donne (verosimilmente una su cinque, ma un’indagine Istat in corso fornirà le cifre esatte a partire forse già dalla fine dell’anno) subiscono un qualche tipo di violenza domestica, cioè agìta dalla mano di un partner o di un ex: psicologica, fisica, economica, sessuale (più di una su tre) o – ed è la variante emergente – di tipo persecutorio, stalking). Molte riportano lesioni gravi o gravissime. >
La costola di Adamo
Uomini,voi cosa dite?
Luisa Muraro
Mi è stato chiesto di unirmi alla denuncia della violenza che patiscono tante donne da parte di uomini. Non è giusto, infatti, che questo stillicidio di morte che minaccia l’alfabeto della civiltà, venga messo tra i fatti di cronaca e presto dimenticato. >
Costume, linguaggio, politica la retromarcia di questi anni
Clara Sereni
Le parole non bastano più, sembrano diventate inutili e vuote: i dati sulla violenza contro le donne, nel mondo e in Italia, sono così schiaccianti da ammutolire. >
Violenza contro le donne… e gli uomini che ne pensano?
Iaia de Marco (Associazione DonneSudonne, Napoli)
Cara Unità, la settimana scorsa leggendo per tre giorni consecutivi gli interventi di Silvia Ballestra, Valeria Viganò e Maria Pace Ottieri sulla violenza contro le donne, ho da un lato apprezzato la sensibilità dimostrata dal mio giornale e dall’altro ho biasimato la scelta di affidare i commenti esclusivamente a firme femminili. >
Donne, quando la violenza è globale
Maria Pace Ottieri
Secondo dati del Consiglio d’Europa, la violenza domestica sarebbe la principale causa di morte o di attentato alla salute delle donne tra i 16 e i 44 anni, più degli incidenti stradali e del cancro. >
Noi, schiave del mondo
Valeria Viganò
Avrei voluto scrivere un racconto. È il mio mestiere e mi viene facile. Ma stavolta no, proprio non ci riesco. Sebbene di storie infami come queste abbondi la letteratura più recente, furbescamente costretta da un successo certo a inseguire i fantasmi più cupi, le situazioni più incresciose grondanti sangue e male. >
L’urlo e la bestia
Lidia Ravera
Vent’anni, sta per diventare madre, il padre di suo figlio la prende a calci lì dove cresce il bambino, tenta di strozzarla, la seppellisce, ancora viva. Morirà lentamente, respirando fango. A vent’anni. Senza diventare madre. Morirà con lei il suo bambino. >
Io, da ebreo, vi parlo di bandiere bruciate
Stefano Sarfati Nahmad
Nel suo articolo sul Sessantotto, apparso nel supplemento per i 35 anni del manifesto, Luisa Muraro evoca una figura chesento drammaticamente vera, «il linguaggio di un soggetto che in parte non esiste». >