Luciano Sartirana
Politica…
Un termine che mi suona male, da tempo. Un po’, durante varie militanze, ho avuto esperienze umanamente poco belle. Ma non è solo questo. >
Luciano Sartirana
Politica…
Un termine che mi suona male, da tempo. Un po’, durante varie militanze, ho avuto esperienze umanamente poco belle. Ma non è solo questo. >
Daniela Padoan
Nelle esistenze capitano rari momenti che squarciano il velo delle nostre certezze, che ci dicono non tanto della nostra fragilità, quanto dell’irrompere di una realtà che non avevamo previsto ma che pure c’era, che ci aveva dato segni inequivocabili e che tuttavia non avevamo voluto vedere. >
Umberto Varischio
Ho riflettuto molto in questi ultimi giorni, a partire da una discussione tra noi del gruppo di Milano scaturita dalla partecipazione all’incontro di Asolo, sulla questione del conflitto e sulla mia difficoltà ad aprire il conflitto e poi a riuscire a gestirlo senza ricadere nelle mie due classiche forme di risposta: la rottura e il prevalere sull’altra/o. >
Gianni Ferronato
Queste brevi riflessioni sono alcune delle risonanze che mi porto dentro dall’incontro del gruppo degli uomini di Verona del 14 Maggio scorso e dal convegno di Asolo “Amore, conflitto e azzardo politico” dell’11 e 12 giugno scorsi. >
Giacomo Mambriani
Le relazioni sono bisogni primari perché un’esistenza senza di esse è letteralmente inconcepibile. Sono le relazioni, infatti, che creano nuova vita e la sostengono. Il sogno (o illusione, o incubo) della assoluta autonomia o del perfetto isolamento, è il prodotto di un pensiero, soprattutto maschile, incapace di riconoscere l’importanza fondamentale delle relazioni nella nostra esistenza; a cominciare dalla relazione con la madre, come alcune donne hanno insegnato. >
da Dominijanni
Tanto per cominciare: la coppia Ratzinger-Wojtyla batte tutti i nostri leader nonché i nostri intellettuali di sinistra, moderata e radicale, dieci a zero. >
Stefano Sarfati Nahmad
Caro Ignacio,
ho letto il tuo editoriale sull’ultimo numero de Le Monde diplomatique, che parla della violenza maschile. Presto sempre attenzione alle pagine della cronaca, qui in Italia, che raccontano di episodi in cui un uomo ammazza una donna, magari a volte anche i figli, o i parenti di lei, o il suo amante. >
Ignacio Ramonet
A seconda dei paesi, la percentuale delle donne vittime di sevizie varia dal 25 al 50% circa. In Portogallo ad esempio, le donne che dichiarano di aver subito violenze da parte del marito, amante o convivente sono il 52,8%. >