1 Novembre 2012
il manifesto

Un antidoto alla «quiztura» nell’idea di Maria Montessori

Claudio Canal
La vita della grande pedagogista in un volume di Renato Foschi pubblicato da Ediesse Il successo mondiale del suo metodo ne facilitò l’adattamento alle situazioni locali, dall’Olanda alla Nigeria Un progetto politico in cui la formazione non è serva del mercato, ma è destinata a liberare le bambine e i bambini >

23 Aprile 2012
Viviscuola

Donne e uomini nell’insegnamento

Nella puntata di vivalascuola dedicata all’8 marzo abbiamo parlato della femminilizzazione della scuola. Abbiamo visto che le insegnanti sono circa il 100% nella scuola dell’infanzia, il 95,6% nella scuola primaria, il 76.5% nella media, il 60.3% nella superiore.
>

1 Marzo 2012

L’università è qui, alzatevi

Gianluca Solla e Chiara Zamboni
La situazione che oggi stiamo vivendo è quella di uno slittamento di significati. I piani simbolici della realtà si stanno confondendo tra loro. Per questo ci sentiamo in difficoltà a dire quel che ci capita e di conseguenza a sapere come e dove aprire spazi con inventiva e su cosa concentrare la critica. >

12 Giugno 2011
Il Quotidiano della Calabria

Caterina va in pensione

Franca Fortunato
Festa grande all’Istituto “Fermi” Sociopsicopedagogico e linguistico di Catanzaro Lido, per l’andata in pensione della signora Caterina Mungo, dopo una vita dedicata alla scuola come bidella. Caterina, come si è sempre fatta chiamare dalle ragazze e dai ragazzi, è andata in pensione non perché stufa o stanca del suo lavoro, ma solo per problemi di salute. >

12 Marzo 2011
L'Attacco

Noi e la scuola pubblica

Antonietta Lelario (Circolo La Merlettaia)
Sabato 12 marzo alle ore 17,00 nella zona pedonale a Foggia c’è un sit-in in difesa della Costituzione e della Scuola pubblica
Si è chiesto a livello nazionale come a livello locale che si rispetti la modalità proposta dalle donne per la mobilitazione del 13 febbraio: niente simboli di partito, né bandiere. >

15 Gennaio 2011
il manifesto

Svuotiamo la Gelmini “dal di dentro”

Maria Rosaria Marella

E’Condivido i contenuti e i toni dell’intervento di Azzariti, Burgio, Lucarelli e Mastropaolo pubblicato sul manifesto del 5 gennaio, a partire dal fatto che hanno scelto di rivolgersi soprattutto a chi, il corpo docente, è stato largamente assente dalle mobilitazioni dei mesi scorsi, ma nell’università pubblica ha responsabilità didattiche, scientifiche e di gestione e dunque può, come gli autori auspicano, mettere in scacco la legge Gelmini, ad esempio facendo ricorso alla giustizia amministrativa in difesa della libertà di ricerca e insegnamento e presidiando i processi di elaborazione degli statuti d’ateneo. >