Marina Mastroluca
Vorrei che qualcuno me lo spiegasse, vorrei che il cardinal Ruini mi dicesse che c’è nel mio modo di vivere che mina la convivenza sociale, mette a repentaglio la costituzione, intacca il matrimonio altrui e la famiglia, scritta tutta maiuscola. Vorrei sapere che c’è di sbagliato nell’avere una famiglia senza aver mai messo un timbro sulla mia scelta – è un pezzo di carta a fare la differenza? Tutto qui,
davvero? >
Matrimoni, Famiglie e PACS – stampa
Alla ricerca di un´altra etica
Luce Irigaray
In questo momento sto rileggendo il capitolo della Fenomenologia dello Spirito in cui Hegel tratta della famiglia. E sono sorpresa dal numero di parole o preoccupazioni attorno a me che toccano, da un lato o dall´altro, l´argomento. Talvolta è difficile sottrarmi alla domanda se ciò accada per caso o per qualche fenomeno telepatico. A meno che una razionalità più alta sia qui all´opera: quella della Storia. Per oggi, mi fermerò a questa ipotesi ma, forse, per togliere alla Storia il potere che Hegel le affidava in quanto dipendente da una certa concezione della famiglia. >
Quel che resta di un mondo
Chiara Saraceno
Le vicende familiari, i modi di fare famiglia, possono essere visti sotto l´aspetto della lunga durata ed invece del mutamento radicale. Sembra che non cambino mai, e invece che siano sottoposti a cambiamenti tali da diventare irriconoscibili. >
Nella famiglia-tana è troppo dolce la vita dei giovani adulti
Concita de Gregorio
GENOVA – Christian ha 27 anni, dorme. Sono le due del pomeriggio ma ieri sera ha fatto tardi, si scusa sua madre. Al lavoro? «No, era con la sua ragazza a una festa di compleanno, l’ ho sentito rientrare che saranno state le tre». Parla piano per non svegliarlo, non vuole turbare l’ undicesima ora di sonno del primogenito. «E’ un bravissimo ragazzo, sa?». >