Fino a quando la legge cercherà di controllare l’aborto in forme mai applicate alle altre pratiche di medicina chirurgica, ci sarà pericolo >
Noi e il nostro corpo
Aborto
Ausilia Riggi
Il mistero della singolarità
Ho sempre provato stupore di fronte al puntino quasi invisibile attaccato al gambo di una pianta: pur non vedendo il fiore, è assicurata la sua presenza.
Anche io come persona sono strettamente collegata al bing bang del concepimento, durante il quale è scattato l’inizio del mio essere. Mi rifiuto di pensare che in quel momento ci fosse un pezzo di me; ai minimi termini dell’esistenza c’era un potenziale immenso, tutta l’eredità dell’umanità nella quale mi inserivo da in-dividua, cioè non-divisibile, intera . >
A chi piace il diritto all’aborto?
Ida Dominijanni
Un primo risultato la lista per la vita di Giuliano Ferrara l’ha già ottenuto, quello di far dire a Silvio Berlusconi e a Gianfranco Fini che la 194 è una buona legge e loro non intendono toccarla. Buono. Il secondo risultato lo sta ottenendo in queste ore, ed è di far calare la battaglia per la vita dall’empireo delle guerre culturali al sottoscala dello scambio politico: altro che i valori, l’amore e sant’Agostino, il problema è l’apparentamento col Pdl e i sondaggi sul comune di Roma. >
A chi piace il diritto all’aborto?
Un primo risultato la lista per la vita di Giuliano Ferrara l’ha già ottenuto, quello di far dire a Silvio Berlusconi e a Gianfranco Fini che la 194 è una buona legge e loro non intendono toccarla. >
Aborto. Che cosa dire, come dire, chi ascoltare, come ascoltare
Incontro al CIRCOLO DELLA ROSA di Milano, sabato 16 febbraio 2008 ore 18 >
Sotto il vento di capo Vaticano
Carlo Flamigni
I ginecologici romani – ma sarebbe più giusto dire “una parte dei ginecologi romani” – hanno firmato un documento, che con rara tempestività è stato reso noto proprio in concomitanza con l’ennesima giornata cattolica in favore della vita, documento nel quale stabiliscono alcuni principi di grande rilevanza per il nostro povero paese: il primo di questi principi riguarda la rianimazione dei feti che, deve essere tentata in qualsiasi epoca di gravidanza e quale che sia il peso del neonato. Il secondo principio (che ho dovuto rileggere più volte, non riuscendo a credere che si potesse arrivare a tanto) afferma che la rianimazione deve essere eseguita anche se la madre è contraria. >
Contraddizioni in seno ai teodem
Ida Dominijanni
Era solo pochi mesi fa, quando il coro transatlantico teodem predicava che la civiltà di un popolo si misura dal rapporto con le donne: si trattava di combattere l’Islam fingendosi femministissimi paladini delle donne velate. Non ci avevamo creduto, e a buon vedere. Oggi, Ratzinger intona e il coro teodem esegue: “La civiltà di un popolo si misura dalla sua capacità di servire la vita”. Anche contro o a prescindere dalle donne? >
Sotto il vento di capo Vaticano
Mi chiedo che senso abbia imporre a una famiglia un nuovo figlio portatore di gravissimi handicap, una pianta che esige attenzioni e cure come se fosse un essere umano ma che di umano ha ben poco >