Luciana Castellina Estate `72, Jane Fonda e il marito Tom Hayden, attivisti-bandiera contro la guerra in Vietnam, vengono in Europa per delle conferenze. E passano anche dalle stanze del manifesto…
Pratiche di lotta
In qualità di architetto non posso accettare che Israele…
Paolo Moscogiuri Sono consapevole del fatto che il fare architettura non termina con la realizzazione di spazi più o meno qualificati, ma che prosegue con lo «stratificarsi» delle azioni, delle emozioni, dei sentimenti di chi li abita, che li renderanno vivi e unici.
Naomi Klein contro le menzogne di Bush
Naomi Klein I dati del mese di aprile indicano una ripresa economica e la creazione di nuovi posti di lavoro negli Stati uniti, numeri che il presidente Bush sta usando per la sua campagna elettorale, ostentando ottimismo e una fede incrollabile nel liberismo.
Lynndie si diverte. E noi?
Ida Dominijanni Leggo che Lynndie England si è divertita, lo giura e lo rivendica. Si è divertita a fare – «nulla di grave, cose di routine » – e si è divertita a fotografare, in allegra combutta con Sabrina Barman, altra simpatica figurina femminile del carnaio di Abu Ghraib. Divertita, ecco.
Uno spettacolo antico
Vittorio Melandri Caro Barenghi, è vero, «i cattivi sono anche inferiori» (La risposta di sabato). E nei panni della iena, la soldatessa Lynndie ci si è messa con le sue mani ben prima che ce la mettesse jena.
Se il generale è una cattiva ragazza
Bia Sarasini
Sorridente e carina la ragazza fa capolino sulla sinistra della foto, guarda l’obiettivo e alza i pollici, in segno di vittoria. Come una qualunque coetanea in giro per il mondo. Vestita casual ma alla moda, cioè maglietta e pantaloni nei colori militari/mimetici così diffusi in questo tempo di guerra.
Dopo Lynndie più niente è come prima
Ida Dominijanni “Prima i nostri nemici hanno creato l’attentatore suicida. Ora noi abbiamo il nostro attentatore suicida digitale: la macchina fotografica”. Così Robert Fisk sull’Independent di venerdì, ripreso dal manifesto e tradotto dall’Unità di sabato.
ABU GHRAIB Quel trattino fra corpo e piacere
Ida Dominijanni Abituato dall’inflazione del visuale a posarsi sulle immagini veloce e distratto, lo sguardo certe volte non basta: quando bisogna andare sui dettagli è sempre meglio la parola scritta.