8 Febbraio 2003

Relazioni di differenza uomo donna: una questione di libertà

Vita Cosentino
Ho partecipato ai lavori del Forum sociale europeo e mi sono trovata bene. Ero con il mio corpo assieme ad altri 65.000, pure mi sentivo perfettamente a mio agio e mi è sembrata una realtà composita e mobile alla ricerca di altre forme della politica. >

8 Gennaio 2003

Intervista a Manuela Giugni

Franca Gianoni

Il Gruppo Saperi del Social Forum di Firenze ha dato vita a due laboratori autogestiti: SAPERI E LAVORO: SCUOLA, UNIVERSITA’, RICERCA giovedì 7 novembre, IL BAMBINO PLANETARIO venerdì 8 novembre, presso l’Istituto degli Innocenti, piazza SS.Annunziata. Quest’ultimo era stato ideato da Manuela Giugni, insegnante di scuola dell’infanzia. L’abbiamo intervistata. >

7 Gennaio 2003

Firenze, il girotondo si allarga a sinistra

Osvaldo Sabato Non ci sarà nessuna investitura ufficiale di Cofferati alla testa dei movimenti, precisa Marina Astrologo, una delle girotondine storiche, «anche se Cofferati è il leader che più chiaramente ha aperto fin dall’inizio verso i movimenti, con più decisione ed è un interlocutore di primissima importanza».

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8 Dicembre 2002

Il segno della differenza

Daniela Padoan
I vialetti, i prati, le aule, ogni spazio della Fortezza da Basso esplode di colori, striscioni, manifesti; ci sono i reduci del Vietnam contro la guerra, i “punkabbestia” con i loro cani e i contadini sardi. Nelle plenarie si sente parlare in russo, in greco, in spagnolo, in tedesco, in francese; tante lingue e tanti interpreti simultanei, tutti volontari. >

8 Dicembre 2002

Per Firenze

(testo a cura del forum sociale di Firenze, distribuito alle fiorentine e ai fiorentini)
Sappiamo bene che organizzare il Forum Sociale Europeo ha portato a chi abita a Firenze non pochi disagi; tanti poi hanno fatto di tutto per suscitare paura e ostilità verso coloro che avrebbero “invaso” la città. >

5 Dicembre 2002
il manifesto

Firenze e il femminismo che non c’era

Paola Melchiori
Penso che noi femministe, che abbiamo cambiato noi stesse, la percezione della nostra condizione e insieme reso visibile degli aspetti occulti e attivi nel tessuto sociale, abbiamo in quel movimento uno spazio fondamentale da coprire, potrei dire che è lo spazio di una antropologia e di una proposta più profonda di democrazia.

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