«Gran parte del territorio – dice Olol Jackson al manifesto – è stata riconquistata dai cittadini e restituita alla città. Il Parco della Pace rappresenta tutto questo» >
Pratiche di lotta
No dal molin e il gruppo donne: differenze ineludibili
Dichiarare come prioritaria la centralità dello sguardo femminile sul mondo, la scelta della nonviolenza, l’attenzione al linguaggio ci caratterizza come gruppo e rappresenta una posizione politica precisa, che va nominata e perseguita autonomamente.
Per i morti a Kabul le bandiere della pace
Le donne e gli uomini della rete delle Città Vicine esprimono la loro sofferenza dinnanzi alla morte dei sei militari italiani avvenuta a Kabul, ennesimo scempio di giovani vite di uomini, prevalentemente del Sud, che spesso scelgono la carriera militare per sfuggire alla disoccupazione e all’insignificanza del senso del maschile in questo preciso momento storico. >
Lettera delle Donne del presidio “No Dal Molin” a Michelle LaVaughn Robinson Obama
Cara Michelle Obama, siamo le donne del movimento “No Dal Molin” della città italiana di Vicenza, nota nel mondo per le sue bellezze artistiche e per Palladio. Ci rivolgiamo a te come donna autorevole, appassionata di politica, rispettosa della madre-terra, e sostenitrice dell’impegno del marito, presidente degli Stati Uniti d’America.
4 luglio: Giornata mondiale dell’indipendenza di Vicenza
Alla vigilia del G8 e dell’arrivo in Italia di Obama i No Dal Molin invitano tutte e tutti a Vicenza per liberare il Dal Molin dalla nuova base di guerra >
Le no DalMoline al congresso Usa: «Ci rivediamo al G8»
Orsola Casagrande
Trenta minuti di domande. La commissione Usa vuole capire che cosa sta realmente accadendo a Vicenza. Ieri la consigliera comunale Cinzia Bottene è stata ascoltata dalla commissione Usa che dovrà decidere tra l’altro anche dei finanziamenti per la costruzione della nuova base militare al Dal Molin. Bottene ha avuto modo di esporre le numerose contrarietà legate al progetto. >
Guerra del Chaco, scoppia la pace
Un accordo «storico» sulla definizione dei confini è stato firmato dal presidente della Bolivia Evo Morales e quello del Paraguay Fernando Lugo, a Buenos Aires. Lo riferisce il quotidiano argentino Clarin secondo cui i due presidenti hanno formalmente sottoscritto un rapporto stilato nel 2007 dalla Commissione mista, che sancisce la definizione della frontiera in comune, oggetto negli anni Trenta di un conflitto, «la guerra del Chaco» che provocò oltre 100.000 morti. >
8 MARZO: 194 motivi per dire NO ALLA BASE!
Anche quest’anno l’8 marzo non è per le donne vicentine la festa delle mimose,
ma una giornata di mobilitazione per difendere la terra dalla rapina incombente
nel progetto di militarizzazione
della città….. >