di Letizia Paolozzi
In tutto questo ricordare l’anno, il 1969, che vide l’esplosione della soggettività operaia, quando gli “apache” della Fiat invasero piazza del Popolo e le lotte si allungarono al decennio successivo con lo Statuto dei lavoratori, il divorzio, l’aborto, la legge che riconosceva l’obiezione di coscienza – altro che leggere tutto come gli “anni di piombo” – è comparsa un’altra memoria: quella delle lavoratrici. >
Immagina che il lavoro
La fabbrica delle protagoniste: parlano le metalmeccaniche
di Giordana Masotto
Questo testo è nato in occasione della presentazione alla Libreria delle donne di Milano del libro di Loriana LucciariniDoppio carico – Storie di operaie (Villaggio Maori Edizioni, 2019) in cui l’autrice, una metalmeccanica che scrive storie, ci fa entrare nelle vite, nel lavoro, nei conflitti e nelle contrattazioni di tante protagoniste di quella che è/era la più maschile delle fabbriche. >
1969-2019 Le donne, risorsa e sfida del lavoro
di Lia Cigarini
Intervento al Convegno FIOM, Roma, 28 novembre 2019 >
20 milioni a Castellucci (Autostrade). Cosa si può fare, cosa c’entrano le donne
di Luisa Pogliana
Giovanni Castellucci, amministratore delegato di Atlantia, la società che controlla Autostrade, si è dimesso in seguito al crollo del ponte di Genova. Con 13 milioni di “incentivo alle dimissioni”, a cui vanno aggiunti la liquidazione, un cospicuo pacchetto di stock option, e perfino la casa e l’auto pagate dall’azienda ancora per un anno. Si calcolano circa 20 milioni.
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Prima creano il problema e poi trovano la soluzione
di Chiara Calori
Tra le spese sanitarie che Facebook ha deciso di rimborsare ai propri dipendenti, come benefit aziendale, dopo quelle per il congelamento degli ovociti rientrano ora anche quelle sostenute per la “gravidanza per altri” o GPA (Corinna De Cesare, Se l’azienda paga la maternità surrogata, Corriere della sera, 17 maggio 2019) >
Un passo in alto
Ecco un invito interessante. Come ho scritto nel Sottosopra “Cambio di civiltà”, penso che il lavoro abbia bisogno di femminismo per far interagire la ribellione alle sopraffazioni e l’ambizione di ripensare lavoro ed economia in chiave post-patriarcale. E dunque è … >
Meccanica, le donne hanno una marcia in più
di Barbara Gerosa
LECCO. Manutentori meccanici ed elettronici cercansi. Possibilmente donne. Non una semplice offerta di lavoro, ma un vero e proprio grido dall’allarme quello lanciato delle aziende lecchesi, che non riescono a trovare personale specializzato da inserire nelle loro industrie. «I numeri sono preoccupanti >
Un passo in alto
di Luisa Pogliana
La legge che vincola i Consigli di amministrazione a una presenza minima di donne al 30% in pochi anni ha raggiunto l’obiettivo. Un segnale di valore anche simbolico. Tuttavia, poco sembra cambiato nelle aziende. Infatti non basta entrare nei Cda per prendere le decisioni che contano: il potere di indirizzo spetta all’amministratore delegato con alcuni top manager e azionisti principali. >