Rosanna Santonocito
In Italia solo il 45,2% delle donne lavora. Nell’Europa dei 15 le occupate sono il 56,7%, un tasso inferiore dii5 punti a quello maschile. >
Rosanna Santonocito
In Italia solo il 45,2% delle donne lavora. Nell’Europa dei 15 le occupate sono il 56,7%, un tasso inferiore dii5 punti a quello maschile. >
Anna Maria Merlo – Parigi
Quando Engels ha scritto sulla situazione della classe operaia in Inghilterra, nel 1848, c’erano più domestici che lavoratori delle manifatture, ma aveva capito che la novità era qui. >
Orsola Casagrande
Arthur Scargill, Billy Jenkins, Tyrone O’Sullivan, Anne Jones, Jayaben Desai. Sono nomi (e ce ne sono molti altri) che evocano battaglie epiche. >
Il convegno intende affrontare il tema della conciliazione dei tempi di vita e
di lavoro da differenti punti di osservazione, per comprendere come il concetto
di tempo modelli le nostre esperienze di vita sociale e come gli orari ed i
ritmi del quotidiano condizionino i nostri comportamenti. >
Enzo Riboni
«Le aziende si assomigliano tutte sempre di più, vivono un surplus di omologazione. Devono capire che ormai la parola d’ ordine è secca e definitiva: ‘ Differenziarsi, reimmaginare tutto oppure morire». >
Esther Batalla Edo
(Traduzione di Clara Jourdan)
Ho letto sul n. 29/2005 di Duoda, Rivista di Studi Femministi del Centro de Ricerca di Donne dell’Università di Barcellona che porta il medesimo nome (Duoda), un articolo di Marina Terragni intitolato Asistenta y señora de la casa: ahí hay mucha política, che è la traduzione di María-Milagros Rivera Garretas di Colf e padrona di casa. >
Adele Cambria
«Con le due mani, nati a lavorare». A questo verso di Edoardo Sanguineti, tratto dalla Ballata del Lavoro del poeta genovese, Maria Jatosti, curatrice,insieme a Rosetta Berardi, del libro Nate a lavorare (Edizioni del Girasole, pp. 287, euro 18,00), si riferisce, >
Iaia Vantaggiato
Il titolo dell’ultimo dei «Quaderni di via Dogana» – Tre donne e due uomini parlano del lavoro che cambia – non restituisce pienamente l’intreccio di voci che fa da sfondo alla trama degli interventi ora raccolti ma presentati già un anno fa, a Barcellona, nel corso di una tavola rotonda su «Femminilizzazione del lavoro e postfordismo». >