di Adriano Ercolani
Da studioso, non accademico, di simboli e archetipi, nei miei anni di ricerca mi sono obbligatoriamente imbattuto nella necessità di frequentare l’ambito archeologico. Non posso accampare competenze tecniche, mi limito a riportare, da appassionato, la testimonianza dell’influenza di determinate figure ed incontri sul percorso intellettuale del sottoscritto (e di molti altri). >
Letture
Penna e pennello in felice simbiosi
di Gabriele Nicolò
Desta un brivido di inquietudine la lettera che Virginia Woolf scrive a Vanessa Bell nel marzo del 1941. «Ora sono certa — confessa — che sto nuovamente impazzendo. >
Raccontare la madre in onore della figlia
di Franca Fortunato
Riportare in vita una madre, strapparla all’oblio della morte, raccontare di lei in onore della figlia, è un gesto di amore femminile per la madre. >
Le ostetriche di Mestre, una storia poco conosciuta
di Franca Fortunato
Il parto di che mondo e mondo è un’esperienza solo delle donne che per secoli hanno partorito in casa aiutate da levatrici, poi ostetriche, mammane, vicine di casa, donne anziane esperte >
Giulia Niccolai, un obiettivo e la poesia per scrutare dietro l’apparenza
di Federica Barboni
Oltrepassare, come Alice, lo schermo del mondo… Un numero di «Riga» su Giulia Niccolai (1934-2021), singolare artista dalle molte esperienze: fotografa, scrittrice sperimentale, monaca buddista >
Palestinesi e israeliani per la pace in Medio Oriente anche dopo il 7 ottobre
di Diego Pretini
Facile da qui: provateci voi, mentre vi tirano le bombe in testa in un campo profughi, mentre qualche manciata di proiettili vi rende orfani, mentre soffrite la fame e non avete acqua, mentre non potete andare all’ospedale se state male, provateci voi, mentre vi dovete nascondere in un armadio (col fiato mozzato) perché hanno fatto irruzione a casa vostra, mentre vi rinchiudete in un bunker perché le sirene vi fanno scoppiare la testa e il cuore, mentre vi sparano contro mentre ballate a un concerto. >
“Il suicidio di Israele” e gli ebrei della diaspora
di Franca Fortunato
«Quello che succede oggi in Medio Oriente è per Israele un vero e proprio suicidio. Un suicidio guidato dal suo governo, contro cui – è vero – molti israeliani lottano con tutte le loro forze, senza riuscire a fermarlo. E senza nessun aiuto, o quasi, da parte degli ebrei della diaspora» scrive la storica Anna Foa nel suo libro di recente pubblicazione Il suicidio di Israele edito da Laterza. >
La nuova legge. La femminista Ekis Ekman e la “schiavitù” della maternità surrogata
di Antonella Mariani
L’industria della maternità surrogata «è per sua natura criminale»; riduce la donna a merce e il bambino a oggetto di compravendita: per questo Kajsa Ekis Ekman, femminista svedese, giornalista e scrittrice, da anni impegnata in una battaglia contro la gestazione per altri (Gpa) e contro la prostituzione, gioisce per la legge approvata la settimana scorsa dal Parlamento che definisce il ricorso alla maternità surrogata “reato universale”, cioè perseguibile anche se i cittadini italiani vi fanno ricorso all’estero. >