26 Marzo 2025
Doppiozero

Hamdan Ballal. Strange fruit*

di Maria Nadotti
Ci sono arrivata di colpo, come se la verità si fosse imposta con la forza dell’evidenza: chi commette i crimini più inimmaginabili alla luce del sole, alla lettera sotto i nostri occhi, può godere di una perfetta impunità proprio perché li commette apertamente, con sfrontatezza, senza bisogno di giustificarli. >

26 Marzo 2025
Roba da femmine

Misoginia diffusa e Modern Gender Gap

di Silvia Grasso
È il 1987 quando, per iniziativa della Libreria delle donne di Milano, viene pubblicato “Non credere di avere dei diritti. La generazione della libertà femminile nell’idea e nelle vicende di un gruppo di donne” >

25 Marzo 2025
Emma

“Venite in Svezia!” – Il modello nordico

di Chantal Louis
Il commissario Simon Häggström invita le politiche e i politici tedeschi che continuano ad avere dubbi sulla punibilità dei clienti. Ha raccontato nel suo libro “Auf der Seite der Frauen” [Dalla parte delle donne] come funziona il “modello nordico” e come lui e le sue colleghe e colleghi arrestano i clienti e proteggono le prostitute >

25 Marzo 2025
il manifesto

La storia il comunismo e la libertà

di Alberto Leiss
Si dice che la storia sia “maestra di vita”, ma è lecito dubitarne: le cose più orrende, a partire dalla guerra, si ripetono suscitando passioni simili a quelle – nazionalismi, imperialismi, razzismi, sogni reazionari e virili – che hanno prodotto catastrofi non troppo distanti nel tempo. Sono ancora tra noi persone che le hanno vissute. >

22 Marzo 2025
L’Altravoce il Quotidiano

Andare via dal recinto patriarcale della guerra

di Franca Fortunato
In questi tre anni di guerra in Ucraina, più volte la paura di essere sull’orlo di una terza guerra mondiale atomica si è materializzata e adesso, che si apre qualche spiraglio per porne fine, quella paura riprende corpo di fronte a un’Europa che parla di riarmo e non di disarmo, di guerra e non di pace, di inimicizia e non di distensione >

21 Marzo 2025
il manifesto

Le radici patriarcali del riarmo

di Guido Viale
Ursula von der Leyen ritiene che l’unico modo di sventare la crisi esistenziale dell’Unione europea sia “riarmarsi”: ha già ventisette eserciti a disposizione, più quattro di complemento; spende in armi una volta e mezza più della Russia da cui si sente minacciata, ma ritiene che occorra spendere il doppio >