di Alessandra Pigliaru
La violenza subita per oltre dieci anni da Gisèle Pelicot non è risarcibile né riparabile >
Dalla stampa
La bambina salvata dalla strage degli innocenti
di Franca Fortunato
In un villaggio della Sierra Leone, in Africa, viveva una bambina di undici anni con il padre e tre fratelli più grandi di lei. >
L’insegnamento di Licia: la memoria è una scelta
di Silvia Pinelli
Sono passati cinquantacinque anni dalla strage di piazza Fontana e questo anniversario sarà il primo che vivremo senza Licia. >
Avere un figlio aumenta il rischio delle donne americane di essere uccise
di Elena Tebano
Negli Stati Uniti il solo fatto di rimanere incinta o di avere da poco dato alla luce un bambino aumenta del 20% la probabilità di una donna di essere uccisa. >
Stanchi di guerra, diserzioni a valanga su entrambi i fronti
di Andrea Sceresini
Lo scorso mese, su un grattacielo alla periferia di Kharkiv, in Ucraina orientale, è improvvisamente comparso uno strano slogan: «I fucili – diceva – puntateli contro coloro che ve li hanno messi in mano». >
Violenza maschile sulle donne. Parla Reem Alsalem, relatrice speciale dell’ONU
di Monica Ricci Sargentini
«La violenza sulle donne è in aumento, anche il segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres, ha detto che siamo ai livelli di una pandemia». Reem Alsalem, la relatrice speciale delle Nazioni Unite sulla violenza contro le donne e le ragazze, parla con il Corriere della Sera >
Disertare il patriarcato e le sue guerre
di Alberto Leiss
Anni fa – era il 2006 – con alcuni amici di «Maschile plurale», scrivemmo un testo che, in sintesi, affermava una cosa che dovrebbe essere evidente: la violenza maschile contro le donne la agiamo noi uomini. Tocca a noi farcene carico per estirparla. Scoprimmo che non eravamo i soli a pensarlo >
Violenza e soldi, non sempre il benessere salva. Labodif: «Il primo passo è chiedersi: cosa non voglio?»
di Valentina Santarpia
Quelle che vivono in una casa di 300 metri quadri ma non hanno nemmeno un piccolo spazio tutto per sé. Quelle che guadagnano di più e, per impedire che il marito si senta sminuito, versano l’intero stipendio sul suo conto. >