1 Maggio 2015
il manifesto

Un dono sovversivo

di Alessandra Pigliaru
Intervista. Un incontro con Genevieve Vaughan, filosofa e femminista americana che studia le società del libero scambio, individuando in quella gratuità, che ha radici materne, il principio anticapitalista per eccellenza

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21 Aprile 2015
il manifesto

Da dove vengono?

di Tommaso Di Francesco
Fug­gono da guerra e mise­ria i tanti pro­fu­ghi dispe­rati in balìa del mare. Vorrà dire qual­cosa o no il fatto che l’Occidente colto, raf­fi­nato ed eco­no­mico, quello delle Borse e delle Ban­che, sia in gran parte respon­sa­bile di quelle guerre e di quella mise­ria? Oppure vogliamo met­tere la testa sotto la sabbia?

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11 Aprile 2015
il manifesto

Addio a Judith Malina, la poetessa della rivoluzione

di Cristina Piccino
Lutto nel teatro. Se ne va la fondatrice del Living Theatre, anarchica, pacifista, un’icona del Sessantotto. Aveva 88 anni, dalla morte di Julian Beck, aveva continuato la ricerca di un’arte sempre legata alla vita

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11 Aprile 2015
il manifesto

La politica che non c’era

di Sara Gandini e Claudio Vedovati
Alcune invenzioni per mettere al mondo forme nuove della politica e per orientarla alla convivenza giusta e pacifica sono state fatte dal femminismo.

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10 Aprile 2015
Corriere del Veneto

G8, è stato un pensionato veneto a fare condannare l’Italia

Cestaro ha accusato le autorità italiane di aver violato l’articolo 3 della convenzione europea dei diritti umani – che proibisce la tortura e ogni trattamento degradante e umiliante – e l’articolo 13 perché è mancata un’inchiesta efficace per determinare la verità.

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10 Aprile 2015
Il Quotidiano del Sud

Le madri del No MUOS hanno vinto

di Franca Fortunato
La decisione del Gip del Tribunale di Caltagirone di annullare la costruzione del sistema satellitare americano Muos per i rischi per la popolazione e l’ambiente e insufficienti dati relativi al traffico aereo, ordinandone il sequestro preventivo, è a ragion veduta un riconoscimento delle ragioni della lotta delle Mamme di Niscemi che dal gennaio 2012, dopo aver visto manganellare i manifestanti dal governo Monti, hanno deciso di non stare più a guardare e di contrastare lo strapotere degli Usa nell’isola, dove hanno già 46 antenne satellitari che da vent’anni avvelenano il popolo siciliano con le loro emissione di bassa frequenza.

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