5 Aprile 2015
ilsole24ore

Appénna Ammattìta

di Vittorio Lingiardi
Tracciato a penna, con decisione, e a matita, in delebili tratti di tormento, il segno di queste poesie ci arriva intatto dagli anni ottanta

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1 Aprile 2015
il manifesto

Muos, disposto il sequestro

di Giuliana Buzzone

il Gip del Tri­bu­nale di Cal­ta­gi­rone Sal­va­tore Ettore Caval­laro ha accolto la richie­sta avan­zata dal pro­cu­ra­tore Giu­seppe Ver­zera e con­cesso il prov­ve­di­mento di seque­stro pre­ven­tivo del sistema di comu­ni­ca­zione satel­li­tare Muos, ad uso esclu­sivo Us Navy, costruito all’interno della base di Niscemi in pro­vin­cia di Caltanissetta.

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25 Marzo 2015
il manifesto

La tessitrice di parole

di Alessandra Pigliaru
La tes­si­tura di cui accenna, cioè il pia­cere che affiora da ciò che si affolla nella testa e arriva alla disci­plina sapiente del dare conto di sé

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25 Marzo 2015
il manifesto

La restituzione del linguaggio

di  Alessandra Pigliaru
Intervista. A colloquio con Anita Raja, da sempre traduttrice di Christa Wolf, in un legame con la sua scrittura che diventa quasi relazione intima

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15 Marzo 2015
L'Osservatore Romano

Sì al foulard per le docenti musulmane

di Redazione
In Germania non può essere proibito alle insegnanti delle scuole pubbliche di indossare il foulard islamico a meno che esista un «pericolo concreto» che metta a rischio la neutralità dello Stato

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9 Marzo 2015
il Manifesto

Post-patriarcato

di Alberto Leiss
Non è da ora che nume­rose parole-chiave cul­tu­ral­mente e media­ti­ca­mente for­tu­nate ci avver­tono di qual­cosa di inquie­tante: viviamo un tempo che sem­bra inca­pace di defi­nirsi per il suo pre­sente o anche per il suo desi­de­rio di futuro, e che si ras­se­gna quindi a iden­ti­fi­carsi con espres­sioni un po’ vuote, il cui senso imme­diato è quello di annun­ciare sol­tanto che un tempo pre­ce­dente è finito.

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7 Marzo 2015
La Sicilia

La saggezza delle donne per ripensare la città

di Pinella Leocata
Al convegno «La cité des dames» per prime parlano le cittadine, le abitanti dei quartieri, le immigrate che, in video, raccontano la città che vorrebbero: pulita, che offre un lavoro a tutti e dove le regole siano rispettate, una città senza traffico, con i bus che non si fanno attendere più di mezz’ora, le fontanelle che funzionano, i cassonetti per la raccolta differenziata non lontani da casa così come i nidi e gli asili per i bambini, una città che abbia centri assistenziali e luoghi di aggregazione in ogni quartiere, «anche e soprattutto in quelli periferici perché hanno diritto di migliorare».

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