di Arianna Di Genova
Sono brutti, sporchi e cattivissimi gli Sporcelli, coniugi disgustosi e per niente edificanti, sbarcati nel mondo letterario con Roald Dahl. >
Dalla stampa
Quando la violenza maschile è di Stato
di Alberto Leiss
Oggi le donne reagiscono alla violenza. Denunciano. Si rivolgono ai centri femminili e femministi. Ma molto spesso devono fare i conti con altra violenza che subiscono dalle istituzioni da cui si aspettavano sostegno. >
In ricordo di Rosa Parks a 110 anni dalla nascita
di Franca Fortunato
In una piccola cittadina dell’Alabama il 14 febbraio di 110 anni fa nasceva Rosa Parks, la donna che con un semplice grande gesto ha cambiato la storia della lotta degli afroamericani per i diritti civili. >
L’Europa è in guerra e va verso l’autodistruzione
di Donatella Di Cesare
Metsola consegna la bandiera europea a Zelensky. Il presidente ucraino ha appena terminato di tenere al Parlamento europeo il suo discorso, come sempre abile ed efficace. Questa volta, però, compie un passo ulteriore: non si limita a dire che gli ucraini stanno combattendo per difendere i valori europei, ma sostiene addirittura che è in gioco “il destino dell’Europa” >
C’entra con la guerra, la filosofia?
di Roberta De Monticelli
«Temo che il mondo non stia camminando come un sonnambulo verso una guerra più ampia, temo che lo stia facendo con occhi bene aperti». >
Prostituzione: una violenza firmata patriarcato
di Laura Caffagnini
«Lui sa quanto stai male, ma non si vuole fermare perché tu non sei un essere umano per lui. Tu sai che la tua umanità è sminuita ma fingi di non saperlo perché saperlo sarebbe un’agonia. Devi divorziare da te stessa, dai tuoi pensieri, sensazioni, opinioni, volontà e desideri. Non c’è spazio per te stessa in te stessa». Rachel Moran, dal docufilm di Nuccia Gatti “No room inside me for me”. >
La solitudine della madre
di Claudia de Lillo
Esiste un’estetica della maternità, una pericolosa mistificazione che racconta il miracolo della nascita, la sublimazione della madre, creatura eroica e potentissima, incurante della sofferenza e della fatica, estatica e appagata al cospetto del proprio frutto acerbo. Tale narrazione sorvola, con signorilità e ipocrisia, sull’atroce dolore fisico, sullo sfinimento, sullo sconquasso emotivo, sulla paura, sulle lacrime, sui crampi, sulle perdite, sulla montata lattea, su un corpo lacerato e svuotato, sulla bruttezza delle mutande di rete monouso >
Tutti i medici sono obiettori, aborto impossibile a Cosenza
di Claudio Dionesalvi e Silvio Messinetti
«Purtroppo l’aborto è una libertà delle donne» sentenziava la ministra della Famiglia, Eugenia Roccella, qualche giorno fa in diretta televisiva. Tuttavia gli antiabortisti non albergano solo nelle stanze dei ministeri. Ancor più grave è che stazionino nelle corsie d’ospedale. >