di Natalia Aspesi
Su una bancarella di libri usati, anni fa, ho trovato un libriccino malconcio, tra l’altro assurdamente costoso, ma io se vedo la parola women, Frauen, femmes, mujeres, donne, non so resistere, l’ho stoltamente comprato e adesso fortunosamente ritrovato tra i tanti dedicati alla nostra storia di femmine e alle nostre lamentazioni e maledizioni. In inglese e tedesco, è intitolato Donne in Afghanistan, autrice la giornalista Fahima Rahimi, pubblicato nel 1977 con la collaborazione di Nancy Hatch Dupree, la celebre storica americana che ha dedicato la sua vita a quella terra per noi tuttora immaginaria. >
Dalla stampa
Balqis e le sue compagne: «Vogliamo aiutare le donne a sentirsi libere»
di Marta Serafini
«Celebro la festa nazionale nella mia mente. Oggi (ieri per chi legge, ndr) qui in Afghanistan è il giorno dell’indipendenza dall’occupazione britannica ottenuta nel 1919, che per noi simboleggia l’indipendenza da ogni occupazione». >
Afghanistan, la sindaca e la governatrice che si opponevano ai talebani
di Marta Serafini
Zarifa Ghafari se ne sta nascosta: «Aspetto che mi vengano a prendere». Mentre di Salima Mazari non si hanno più notizie e si teme possa essere stata catturata [come è stato poi confermato. Ndr]. >
Peggio del 1989: l’Urss lasciò i tank, gli Usa un futuro nero
di Giuliana Sgrena
La cartina geografica dell’Afghanistan che segna in rosso l’avanzata dei taleban fa venire i brividi. La prospettiva che i taleban potessero entrare nel governo già rappresentava un futuro nefasto per il paese, ma ora c’è di peggio: la presa del potere assoluto da parte dei cosiddetti studenti coranici. >
Laura Lepetit, l’ostinazione visionaria per il mondo
di Alessandra Pigliaru
Scomparsa ieri all’età di 89 anni la femminista ed editrice che nel 1975 ha fondato La Tartaruga. Nel catalogo figurano tra le più importanti autrici del Novecento, da Gertrude Stein a Alice Munro e altre. >
La decisione giuridica a prova di algoritmo
di Teresa Numerico
La delega alla macchina è una tentazione dei nostri tempi e il mondo della giustizia non fa eccezione. Ne parlano Antoine Garapon e Jean Lasségue nel libro La giustizia digitale. Determinismo tecnologico e libertà (Il Mulino, pp. 279, euro 28), volume intenso, denso e complesso. >
«Il Ddl Zan penalizzerà le donne»
di Pinella Leocata
La Città Felice di Catania ha organizzato un incontro, nella sede dei Cobas, per spiegare le ragioni per cui le femministe, o almeno parte di esse, sono contrarie al disegno di legge Zan, considerato una sorta di cavallo di Troia attraverso cui fare passare approcci e scelte gravi e lesive per le donne. >
La città delle donne
di Pablo Leon
Pedonalizzazioni. Strade e parchi fruibili da tutti. Grande attenzione al trasporto collettivo. A Vienna i progetti di urbanistica femminista stanno rivoluzionando l’organizzazione e il funzionamento degli spazi pubblici >