di Chiara Cruciati
Europa/Turchia. La campagna: portare il regime turco all’Aja per femminicidio, genocidio e crimini di genere. Intervista a Melike Yasar, portavoce del comitato per le relazioni internazionali del Movimento delle donne curde in Europa: «In Turchia e nelle regioni occupate dallo Stato turco le donne sono rapite, stuprate, vendute, rese oggetto e spinte verso ruoli di genere conservatori, soffocate dalla società patriarcale» >
Dalla stampa
In ricordo della cineasta “guerrigliera” Valentina Pedicini
di Chiara Zanini
A volte le registe e i registi usano un’espressione un po’ abusata per spiegare come e perché sia nato un loro film. «È stata come un’urgenza», dicono, «questa storia doveva essere raccontata». >
Una seria e grave lezione inglese. Mai giovanissimi «transizionati»
di Marina Terragni
A 16 anni Keira Bell è stata paziente della Tavistock Clinic di Londra, specializzata in transizioni di minori. Dopo una frettolosa diagnosi di disforia di genere le sono stati somministrati bloccanti della pubertà, trattamento al quale sono seguiti doppia mastectomia e ormoni cross-sex (testosterone). Finché qualche anno dopo la ragazza non si è resa conto di aver commesso – meglio: di essere stata indotta a commettere – un tragico errore. >
Utero in affitto. Francesca Izzo: «Figli come merci, scandalo globale»
di Antonella Mariani
L’esponente della Coalizione internazionale contro l’utero in affitto: si assimila la procreazione alla produzione, adesso vogliono «liberare» la donna dalla maternità. >
Tre sorelle dividono la Russia: uccisero il padre che le violentava
di Fabrizio Dragosei
Saranno processate per omicidio premeditato le sorelle Khachaturyan che poco più di due anni fa uccisero il padre-padrone che da anni le sottoponeva, secondo il loro racconto, a incredibili violenze fisiche e sessuali. >
I centri antiviolenza lombardi in lotta per avere l’anonimato
di Alessandra Pigliaru
Cielo nero. Parla Manuela Ulivi, presidente del Cadmi di Milano e avvocata: «Vogliono i codici fiscali delle donne. >
Carrie e le sue alleate mettono alla porta il «Rasputin» di Boris
di Luigi Ippolito
È una svolta che assomiglia a un cambio di governo. Il «Rasputin» di Boris Johnson, ossia Dominic Cummings, il super consigliere di Downing Street che era di fatto il vero primo ministro, di cui Boris è stato spesso solo il docile burattino, ha annunciato ieri le sue dimissioni «con effetto immediato». >
Invisibili
di Giovanni De Mauro
È stato un periodo impegnativo per “una donna”: è stata nominata alla guida della banca centrale giapponese, di Facebook in Africa, di una squadra di pompieri in Francia, dell’università Ca’ Foscari di Venezia, è stata eletta perfino alla vicepresidenza degli Stati Uniti. >