di Luca Barachetti
«Affidarsi al sapere e all’autorità di altre donne, in scambio e relazione». Il gruppo di giovani donne è stato molto attivo a Bergamo negli ultimi tempi. Concentrando la propria attenzione su artiste e pensatrici. Qualche domanda a Francesca Bolazzi per capirne di più >
Dalla stampa
L’uccisione delle donne non si ferma
di Franca Fortunato
Nel mentre tre donne, tre ricercatrici, Concetta Castilletti, Francesca Colavita e Maria Rosaria Capobianchi, a cui va tutto il mio (nostro) plauso, lavoravano giorno e notte per isolare il coronavirus e salvare vite umane, altre donne, da nord a sud, venivano uccise tra le mura di casa. >
L’eccezione Francesco nella istituzione-Chiesa
di Elisa Calessi
Nel 2004, quando uscì la Lettera ai vescovi sulla collaborazione tra uomo e donna, scritta dall’allora prefetto della Congregazione per la dottrina della fede Joseph Ratzinger, Luisa Muraro, tra le maggiori e più ascoltate teoriche femministe, ne segnalò l’importanza, in particolare dove si parlava di «collaborazione nel riconoscimento della differenza». Parola, “differenza”, che segna il suo lavoro di filosofa, scrittrice e femminista. >
È uscito un nuovo numero di Una Città
La copertina di questo numero è dedicata alle femministe cilene, la cui lotta contro le violenze e gli stupri, perpetrati pure da appartenenti alle forze di polizia, è diventata famosa e imitata in tutto il mondo >
Diotima e la civiltà della conversazione
Un dialogo tra Annarosa Buttarelli e Thanopulos >
Il Papa: “Non c’è salvezza senza la donna, la violenza è profanazione di Dio”
La prima omelia di Bergoglio per ricordare il ruolo della donna e la sua centralità nel mondo: “Continuamente offesa, picchiata, violentata, indotta a prostituirsi. Da come trattiamo il corpo della donna comprendiamo il nostro livello di umanità” >
Cartoline da un decennio
di Ida Dominijanni
All’ingresso negli anni venti del secolo scorso furono le flapper, donne giovani, indipendenti e anticonformiste, a imprimere il segno della gioia di vivere su un decennio che si sarebbe poi colorato di tinte funeree. >
La civiltà del presepe e quel sì di Maria
di Franca Fortunato
Il presepe, nonostante l’albero di Natale, continua a mantenere il suo fascino per credenti e atei, laici e diversamente credenti, come me. >