Mariella Pasinati
“La nostra natura è nel movimento” diceva Pascal e, in effetti, erranze e nomadismo sono inscritti nella stessa condizione umana – individuale e collettiva – e la pratica del viaggio è sempre stata una metafora dell’esistenza, per esprimere la morte(trapasso), la vita (cammino), i cambiamenti sociali ed esistenziali (riti di passaggio), o per indicare circostanze o scacchi dell’esperienza e del pensiero: “essere in vicolo cieco”, “finire fuori strada”, “giungere ad un bivio”: “Sono convinta che la vita sia, in effetti, un viaggio con uno scopo e che la compassione sia più importante della passione” sono parole di Kimsooja, un’artista in viaggio, che attraversa il tempo per vagare fra luoghi e memorie per poi tornare al mondo della singolarità e della differenza, quella di essere donna. >