Serena Fuart
La terra friulana nei primi anni del novecento, terra povera dove si viveva di agricoltura. Pochi privilegiati possedevano grandi proprietà terriere, in cui potevano lavorare i paesani o come agricoltori o come servitori nelle loro case.
Qui nacque e visse Teresina Boschin.
Una vita al servizio dei padroni senza per questo mai sentirsi serva. Una vita attraversata da due guerre, viste con occhi inesperti ma non ingenui. Questa, in breve, l’esistenza della protagonista realmente vissuta e nata a Saciletto, in Friuli, nei primi anni del novecento e spentasi nel 2003 poco prima di compiere cent’anni. La sua storia è stata raccontata da Adriana Miceu, che conduce ricerche nel campo della storia e delle tradizioni popolari e della memoria orale. Origininaria anche lei di Saciletto ha conosciuto Teresina, è entrata in relazione con lei e ha trascritto nel libro La valigia di Teresa – Memorie di una serva furlana’la sua vita (Centro Isontino di ricerche e documentazione storica e sociale ‘Leopoldo Gasparini’)
Teresina ha conosciuto la miseria vera. Vissuta in una famiglia con numerosi fratelli, a nove anni lascia la scuola per andare a servire. Il suo lavoro, svolto sempre con impegno, l’ha portata lontano da casa fino a Roma e Parigi.
Nel corso della sua lunga vita ha visto il declino delle famiglie ricche e agiate presso cui aveva lavorato, ha visto la sconfitta austroungarica e l’arrivo dell’Italia nei territori friulani.
Ha vissuto a fianco delle SS nel periodo nazi-fascista. Tutto ciò ignorante dei grandi intrighi politici, aderente alla realtà del momento, districandosi dai guai come ha meglio saputo fare.
La sua esistenza però è sempre stata caratterizzata da un senso di libertà del suo vivere. Due storie d’amore andate male, non si è mai sposata, badando a se stessa con una sorprendente tenacia che l’ha portata alla totale indipendenza.
Io l’ho conosciuta. Originaria di quelle terre avevo la nonna paterna che viveva dirimpetto a Teresina. Ancora troppo piccola per capire allora, oggi ho letto la sua storia e ne sono rimasta molto colpita. Teresina è vissuta lontano dagli agi e ne ha viste tante, eppure, prima di spegnersi, fa delle considerazioni sul mondo attuale: si è passati dallo scrivere sulla terra? a comunicare con il mondo grazie a un pc.
Ma tanto progresso porta alla solitudine, dice, e ricorda con malinconia i momenti passati insieme alla sua famiglia, ricchi di relazioni e affetti, seppur nella miseria materiale.
21 Gennaio 2008