La IV Conferenza mondiale delle donne buddhiste nei disegni e appunti di Isia Osuchowska
Introduzione di Natalia Aspesi
“Coi suoi disegni Isia mi ha fatto capire di più che se avessi letto pagine e pagine di una cultura per me difficile e distante”, scrive Natalia Aspesi nell’introduzione. E Arnaldo Graglia, lama Paljin Tulku: “Un fresco reportage, pieno di colore e di folklore, ma che fornisce la fotografia disincantata e precisa del dibattito su uno dei più importanti fenomeni dei nostri tempi: la libertà femminile. Donne asiatiche che vivono pienamente il buddhismo e che cercano umilmente un ruolo nuovo e comprimario in una società che cambia, alle quali fa da contraltare la sicurezza delle femministe occidentali che al medesimo congresso illustrano le strategie dell’accesso al potere e all’autorevolezza”.
Negli appunti che accompagnano i bellissimi disegni e acquarelli di Isia Osuchowska, giornalista grafica presso un grande quotidiano nazionale, tutta la capacità di cogliere l’essenza dei problemi trattati, ma anche le sensazioni minute e profonde di tante realtà a confronto.
“Un libro che assolutamente non può mancare nella biblioteca femminile, ma che dovrebbe assolutamente apparire in tutte quelle maschili”, commenta il mensile “Occidente Buddhista” (maggio 1996). Un libro che fa anche venir voglia di riprendere l’antica arte del viaggiare con la matita.
