di redazione Radio Radicale
Registriamo l’intervento di Antonella Nappi, “storica” femminista, che ha portato il suo punto di vista e la sua proposta sul contributo differente delle donne per culture e pratiche di pace, nella Conferenza stampa, che si è tenuta a Roma, mercoledì 20 dicembre 2023, con inizio alle ore 11:01, in via Fori Imperiali, angolo S. Pietro in carcere, per rispettare il costituzionale ripudio della guerra attraverso il taglio del bilancio della difesa (-10 miliardi, da 30 circa a 20 miliardi) e degli aiuti militari al governo ucraino.
La conferenza stampa, che ha una durata di 35 minuti, è stata organizzata dai Disarmisti Esigenti, il giorno dopo il presidio al Pantheon che ha raccolto circa cento attiviste e attivisti romani; ed è stata tenuta, oltre che da Antonella Nappi (sociologa e scrittrice), da Alfonso Navarra (portavoce di Disarmisti Esigenti), Ennio Cabiddu (Lega per il Disarmo Unilaterale), Mino Forleo (Associazione per la Scuola della Repubblica), Enrica Lomazzi (WILPF Italia).
L’intervento di Antonella Nappi si ascolta, sul sito di radio radicale, nella scheda riportata al seguente link:
L’intera conferenza stampa si guarda e si ascolta partendo dal medesimo link.
Questa la trascrizione integrale dell’intervento di Antonella:
«Da sessant’anni le donne in Italia valorizzano sempre di più il loro pensiero, la loro pratica politica che è del tutto differente dalla pratica politica di gestire, gli uni contro gli altri, il potere.Tutti gli esseri viventi sono nati da donne e le donne fanno gestazioni, danno la vita, perché la vita viva. Non per mandare in guerra a morire i maschi, non per far morire donne e bambini sotto i bombardamenti. Le ucraine, le russe, le palestinesi, le israeliane, sicuramente vogliono mantenere in vita i loro figli; vogliono sviluppare una politica di comunicazione, di contrattazione in positivo per la vita, per soddisfare i bisogni, per difendere la salute. Per prevenire il pianeta dagli inquinanti, contro la distruzione e l’inquinamento che sono le guerre.Ecco insomma, vogliamo i soldi per la scuola, per la salute, per dare una vita dignitosa a tutti i paesi e a tutti gli abitanti del nostro paese e della terra.Vogliamo modificare l’educazione dei maschi: liberarli dal dover essere aggressivi e dal dover combattere, perché diventino più sentimentali, più sinceri, più comunicativi con le donne.Vogliamo valorizzare le donne, il loro pensiero e la loro politica di pace».
(Radio Radicale, 20 dicembre 2023)