29 Febbraio 2024
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Armi e vaccini

di Ida Dominijanni


La parata di no alla proposta di Macron di mandare i boots on the ground contro la Russia era una parata di no fino a un certo punto. E il certo punto l’ha chiarito oggi Ursula von der Leyen, cadendo, e facendoci cadere, dalla padella di Macron nella brace della Ue. Ursula infatti le truppe non le nomina, no, ma in compenso programma di armare l’Europa fino ai denti, col duplice scopo a) di dichiarare guerra alla Russia, b) di rilanciare l’economia dell’Unione con una bella riconversione bellica, altro che ecologica o energetica. È una bestemmia, ma poi c’è la bestemmia nella bestemmia, questa: con le armi dobbiamo fare come con i vaccini, cassa comune e solidarietà reciproca. Dunque la pandemia a questo è servita: non a metterci in testa che siamo tutti interdipendenti e tutti vulnerabili, non a farci reinvestire nei servizi sanitari devastati da decenni di neoliberismo, non a stringere maggiori vincoli di solidarietà a difesa della vita. No. Ci è servita a diventare più aggressivi, a riesumare gli eserciti e a seppellire quella vecchia storia dell’Europa figlia di Venere, pacifista e imbelle e perennemente in debito verso l’alleato d’oltreoceano figlio di Marte e sempre pronto a presentarsi a questo o quel fronte.

Lasciamo perdere il corredo di utilità economica che questa folle presidente in cerca di riconferme porta a sostegno della sua tesi, e che, va da sé, Mario Draghi approverà nella sua nuova funzione di consigliere per la competitività della Ue. Ancor più rabbrividente è il corredo politico del ragionamento: la belle époque della pace è finita, adesso la guerra in Europa «non è imminente ma non è impossibile». Tradotto: è probabile. Per colpa delle mire espansioniste di Putin, ovviamente, e delle tentazioni isolazioniste di Trump, non dei calcoli economici di Ursula.

Non abbiamo mai avuto nella storia della modernità europea una classe politica così cieca e incosciente. Fermiamola in qualche modo. Non dobbiamo produrre armi come i vaccini, ma vaccinarci contro il regime di guerra in cui ci stanno trascinando.


(https://www.facebook.com/ida.dominijanni/, 29 febbraio 2024)

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