24 Ottobre 2024
Marie Claire

Il doppio cognome sta diventando realtà per le nuove famiglie d’Italia

di Arianna Galati


Una tradizione che avremmo sperato di non istituire mai, e che ci colpisce al ribasso. I numeri sul calo delle nascite diffusi dall’ISTAT sono il report crudo e impietoso di comein Italia si fanno sempre meno figli, ma a margine c’è un dato in positivo che fa vedere il futuro in HDR: l’attribuzione del doppio cognome. Una percentuale a una cifra – per ora – di bambini nati in Italia nel 2023 non ha solo il cognome del padre ma anche quello della madre, un timido segnale di come la società cambia più velocemente di chi la rappresenta istituzionalmente. Dare il doppio cognome alla nascita è una realtà in crescita, e meno male.

Doppio cognome alla nascita, i dati Istat sulle nuove attribuzioni

Una cifra piccola ma potente:tra i nuovi nati in Italia il doppio cognome nel 2023 è stato registrato sul 6,2%, più del doppio rispetto alla misura del 2020. L’aumento riguarda tutte le aree geografiche, con il Centro-nord a fare da traino con oltre il 7% di genitori che scelgono di attribuire il doppio cognome alla nascita. Più basso al Sud con il 4%. Nella maggior parte dei casi si tratta di primi figli (9,1%), percentuali minori per i secondi e terzi (3,7% e 2,8%).

Doppio cognome in Italia, in quali famiglie si usa di più

Un buffo paradosso: a scegliere di dare il doppio cognome in Italia sono in percentuale più alta le famiglie composte da coppie mai coniugate (8%) o quelle in cui almeno uno dei due genitori ha avuto un precedente matrimonio (7,8%), mentre le coppie sposate restano nella scia dell’attribuzione di un unico cognome, tendenzialmente paterno (4,9%). La percentuale più alta di doppi cognomi si registra tra le coppie miste formate da madre italiana e padre straniero (14,2%), seguita da coppie in cui la madre è straniera e il padre italiano (7,7%). Tra le coppie di italiani si arriva al 6,1%, nelle coppie in cui entrambi i genitori sono stranieri ci si attesta sul 5%. Altro paradosso: nelle coppie di cittadinanza latina – nominalmente Spagna, Portogallo e Centro-Sud America – i nati col doppio cognome sono addirittura l’86,7%: i genitori preferiscono seguire la consuetudine dei paesi di origine (o persino l’obbligatorietà, in alcuni casi) di attribuire entrambi i cognomi ai nuovi nati.

Doppio cognome, quale prima

Non ci sono obblighi di legge da rispettare, nel doppio cognome dei figli quale prima lo decide la famiglia stessa in base alle proprie esigenze. Si può mettere prima quello della madre poi quello del padre, o viceversa, o ancora optare per un (apparente) neutrale ordine alfabetico, che teoricamente non fa torto a nessuno.

Doppio cognome alla nascita, problemi e come funziona

Con una sentenza storica, la numero 131 del 27 aprile 2022, la Corte costituzionale ha stabilito l’illegittimità dell’articolo 262, comma 1, che imponeva di dare automaticamente ai figli il cognome del padre. Secondo la Consulta sta ai genitori la decisione di dare ai figli il cognome che preferiscono e nell’ordine che vogliono, a meno che non siano loro stessi a decidere di attribuire un solo cognome dei due. Tradotto con estensione di significato: nessun ufficiale di stato civile può impedirvi di assegnare il doppio cognome ai vostri figli. Resta pur vero che ancora oggi la riforma sul doppio cognome non è stata fatta, ci si appoggia alla sentenza della Corte costituzionale. All’atto pratico possono presentarsi difficoltà burocratiche e per questo molti genitori rinunciano al doppio cognome.


(Marie Claire, 24 ottobre 2024)

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