di Luisa Muraro
C’è una scrittrice francese che ha scritto un libro in cui parla della differenza sessuale, La différence des sexes, che è stata tradotta come se parlasse della differenza tra i sessi. Non va bene. La differenza sessuale non è tra i sessi, ma dei sessi. Vuol dire che per avere un uomo e una donna da confrontare, la differenza c’era già a farli differenti. La differenza sessuale era già al lavoro dal momento del loro concepimento. Bisogna avere chiaro questo fatto quando parliamo di uomini e donne. La differenza sessuale viene prima e si riproduce dando vita a lei o lui, facendoli differenti. Questa semplice verità di fatto caratterizza il femminismo della differenza. La differenza sessuale si riproduce anche nei nuovi nati, nel fatto cioè che sono sessuati, di un sesso o dell’altro, maschi o femmine. Nella lingua italiana e in altre lingue la cosa viene significata con l’uso del maschile e del femminile. Ma si creano dei problemi perché, primo, non abbiamo il genere neutro per cui tutte le cose sono sessuate, secondo, perché la sessuazione maschile/femminile si ripete al plurale senza poter combinare i due sessi nel plurale. A causa dei problemi linguistici, troppo spesso nelle discussioni sulla differenza sessuale non si fa attenzione al passaggio dal dato biologico al dato antropologico. Si fa confusione tra l’uno e l’altro aspetto, oppure si mantiene un solo aspetto e si tralascia l’altro, mentre sappiamo che l’essere umano comprende insieme la natura e la cultura passando e ripassando dall’uno all’altro. Nella famiglia questo è evidente per la compresenza di sessi e di età differenti. Il fatto che i genitori siano tradizionalmente un uomo e una donna sta a significare che, ad ogni passaggio procreativo, la differenza sessuale passa e ripassa dal due all’uno, dall’uno al due. Passa e ripassa dal biologico all’umano, dall’umano al biologico. È un ordine al quale siamo sottoposti e al quale è bene obbedire anche quando i genitori non sono entrambi biologici. Obbedire all’andirivieni tra natura e cultura, tra cultura e natura è il modo più diretto di vivere la complessità tipicamente umana. Siamo animali razionali, abbiamo un’anima e un corpo, proviamo istinti e sentimenti, parliamo, pensiamo, dormiamo…
(libreriadelledonne.it, 31 marzo 2023)